Sen. Antonio Razzi (FI). L’abbandono della provincia di Pescara, scandalo e degrado dovuto a mancanze e disinteresse

Roma, 01 aprile 2015. La Regione Abruzzo, si trova in uno stato di abbandono che ne mina alle fondamenta qualsiasi ripresa economica e commerciale. Il territorio è devastato dalle intemperanze climatiche e dai mancati interventi che, nel tempo, ne avrebbero consentito una adeguata manutenzione. L’interrogazione del senatore Razzi punta a porre la questione al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dell'Economia e delle Finanze chiedendo loro, nell'ambito delle proprie competenze, di porre rimedio alla situazione finanziaria della provincia di Pescara e di individuare soluzioni efficaci onde evitare il completo abbandono di una regione il cui territorio è già molto provato.

Interrogazione a risposta scritta

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministro dell'Economia e delle Finanze.

Premesso che:

nel corso degli ultimi due anni le difficoltà della finanza pubblica si sono notevolmente aggravate, gli effetti della crisi finanziaria che ha interessato particolarmente l'Europa e l'Italia si sono intensificati e l'andamento dei conti pubblici è stato influenzato da un quadro congiunturale che risente di una crisi extra oceanica;

in tale contesto che si è reso necessario intervenire con reiterati provvedimenti per il riequilibrio dei conti pubblici, che hanno indubbiamente segnato anche la finanza locale e soprattutto quella provinciale;

secondo i dati della Conferenza Permanente per il coordinamento della finanza pubblica, le ultime manovre economiche adottate hanno determinato un impatto preoccupante sulla spesa primaria di ciascun livello di governo;

il taglio operato sul totale delle autonomie locali è del tutto sproporzionato rispetto a quello operato sulle amministrazioni locali;

sulle province, l'impatto delle manovre finanziarie è stato massimo rispetto ad ogni altro comparto pur rappresentando solo l'1,3% delle spesa pubblica, considerato che alle stesse è stato imposto di contribuire al risanamento del Paese tagliando la spesa primaria del 27%;

all'interno dei comparti Regioni, Province e Comuni, il taglio ha pesato per il 52% sulle Province, per il 21% sulle Regioni e spesa sanitaria e per il 27% sui Comuni;

in particolare, a partire dal 2011 le manovre economiche sui bilanci delle Province sono andate sempre più crescendo: la combinazione tra maggiori tagli e inasprimento dell'obiettivo del Patto di stabilità ha portato i bilanci delle Province sono stati ridotti di oltre 9,4 miliardi di euro (elaborazione Upi su dati Camera dei deputati);

l' ulteriore taglio di 1 miliardo di euro sui bilanci delle province nel 2015, ha creato una situazione del tutto insostenibile;

nel corrente anno, la provincia di Pescara dovrebbe garantire, secondo il legislatore, gli stessi servizi del 2014 con circa 8,8 milioni di euro in meno visti il decreto 66/2014 e la legge di stabilità 2015;

a fronte di entrate correnti di 26 milioni di euro generando un disequilibrio di bilancio di parte corrente per 8,803 milioni che coincide quasi esattamente con gli interventi riduttivi previsti del decreto 66/2014 e dalla legge di stabilità 2015;

la Provincia di Pescara non potrà garantire il mantenimento degli equilibri di bilancio, non potrà approvare il bilancio di previsione 2015/2017, né potrà garantire i servizi riconducibili alle funzioni fondamentali;

la situazione sopradescritta, inevitabilmente, determinerà un dissesto definitivo come già verificatosi, per esempio, il paese di Castelli in provincia di Teramo;

secondo quanto stabilito dall'articolo 1, comma 467, della legge 190/2014 (legge di stabilità 2015), nel saldo di competenza mista rilevante ai fini della verifica del rispetto del patto di stabilità interno, non saranno considerate, nel limite massimo di 50 milioni di euro nell'anno 2015 e 50 milioni di euro per l'anno 2016, le spese sostenute dalle province e dalle città metropolitane per interventi di edilizia scolastica; gli enti beneficiari dell'esclusione saranno individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,

si chiede si sapere:

quali orientamenti intendano esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative vogliano intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio alla situazione finanziaria della provincia di Pescara;

se ritengano di individuare soluzioni efficaci onde evitare il completo abbandono di una regione il cui territorio è già molto provato.

Senatore Antonio Razzi

Senatrice Paola Pelino

Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
Piazza delle Cinque Lune, 113
00186 Roma
Tel.+39 06/67063227-+39 06/67064227- Fax + 39 06/67066227
E-mail: antonio.razzi@senato.it

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy