Lazio: Quer pasticciaccio brutto de li matti criminali a Palombara

Una tranquilla cittadina della provincia di Roma si sveglia una mattina e scopre che qualche politico molto potente, dall'alto del suo palazzo, ha deciso di spostare decine di pazienti provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari di altre regioni (gli ex-manicomi criminali, per intenderci), direttamente nella struttura semi abbandonata del loro ex ospedale….a pochissimi metri dalla scuola primaria e dell'infanzia del paese, dove ogni mattina le mamme portano i loro figli piccoli.

I cittadini di Palombara Sabina si sentono beffati due volte: la prima, quando i politici di turno durante le varie campagne elettorali promettevano e spergiuravano fin dal 2007 di salvare l'ospedale, mentre anno dopo anno questo importante presidio ospedaliero viene costantemente depotenziato e ridotto ad una “simbolica” struttura assistenziale chiamata “casa della salute”.

Ora un'altra beffa ai loro danni: oltre ad avere a Palombara solo una vuota ed inutile casetta della salute (che ancora oggi dopo anni non funziona), i cittadini di Palombara scoprono che in soli 30 giorni essa si trasformerà per magia in un REMS (residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria). Il REMS ospiterà, in pieno centro del paese, un “numero imprecisato” di cittadini condannati con vizio totale o parziale di mente, cittadini dichiarati socialmente pericolosi, e anche mafiosi.

Davvero un pasticciccio brutto.

Era proprio necessario imporre ai cittadini di Palombara questa difficile decisione, in tutta fretta e senza alcuna comunicazione, generando una condizione esplosiva che potrebbe mettere a rischio la sicurezza dell'intera comunità?

NO

Vediamo brevemente come siamo arrivati a questa assurda situazione.

Il 1 aprile 2015 (e non è un pesce d'aprile) Zingaretti è costretto per legge ad aprire almeno 1 REMS nel Lazio, pena il commissariamento e la brutta figura con Renzi. E così assegna il compitino a Caroli, direttore generale della ASL RMG, che esegue alla lettera gli ordini del suo superiore: aprire un REMS da qualche parte. Fa niente dove, l'importante è rispettare (almeno formalmente) i tempi. Caroli corre ad assegnare l'appalto ad un'azienda, senza bando di gara pubblico, ma per affidamento diretto. Caroli afferma che la scelta “diretta” della ditta e' stata motivata dall'urgenza…..anche se un finanziamento a carico dello Stato di ? 16.820.110,07 ed ? 885.268,95 a carico della Regione Lazio FIN DAL 2013 era appositamente dedicato ad identificare e adeguare le strutture per eseguire le misure sanitarie detentive.
Strano, vero ?

Tanti soldi. Tanto tempo. E ora invece sono necessari atti urgenti per risolvere l'emergenza…

Eppure durante la visita alla casetta della salute in data 15/1/15 da parte del consigliere regionale M5S Barillari e ad una specifica domanda relativa ai lavori in corso, era stato risposto dal responsabile del cantiere che i piani in manutenzione sarebbero stati oggetto di semplice “trasferimento interno di reparti e funzioni”. Oggi non è malizioso chiedersi se quei lavori in realtà fossero già l' adeguamento strutturale per accogliere il REMS….
Il MoVimento 5 Stelle non sta a guardare tutte queste strane coincidenze e questo malgoverno senza intervenire.

Ecco alcune domande, che emergono dall'interrogazione urgente (Clicca qui per leggerla) che il MoVimento 5 Stelle ha presentato il 23/3/15, subito dopo l'incontro e l'impegno concreto preso con la cittadinanza palombarese in un'assemblea pubblica proprio sotto l'ex ospedale:

1) La Regione Lazio ha avuto un anno e mezzo per trovare alternative al REMS di Palombara (tanto che ha stanziato quasi 3 milioni e mezzo di euro per ri-allestire l'ospedale di Subiaco)… e ora, per correre ai ripari, ha affidato tramite un appalto diretto (senza gara pubblica) con la scusa dell'urgenza, i lavori di sistemazione di Palombara che proseguono giorno e notte, weekend compresi, nonostante le lettere della Commissione Sanità della Regione Lazio che chieda espressamente di sospenderli. Perchè la Regione Lazio in un anno e mezzo non ha voluto trovare nessuna alternativa a Palombara ?

2) Il REMS sarà posizionato, con le sue telecamere a circuito chiuso e i suoi vetri di sicurezza, a pochi metri da una scuola dell'infanzia. Ma dai documenti ufficiali, non risulta. Forse perchà non sarebbe mai stata autorizzata una struttura così delicata in un luogo così sensibile e centrale al paese stesso?

3) Il 1/4/15 è la data annunciata per l'inaugurazione del REMS a Palombara Sabina, con tanto di taglio di nastro e foto per la stampa (come in tutte le inaugurazioni in stile zingarettiano)…e nessuno è sicuro, nemmeno gli operai del cantiere, che per tale data siano rispettati a pieno tutti i requisiti tecnici, normativi e di sicurezza previsti dalla legge per poter accogliere i pazienti psichiatrici. Allora verrà inaugurato un REMS formalmente pronto sulla carta, ma che accoglierà i primi pazienti dopo qualche settimana o qualche mese dal termine effettivo dei lavori?

4) Come mai non risultano delibere, atti e documenti relativi a tutto quello che Zingaretti e la direzione sanitaria regionale abbiano richiesto al direttore generale della ASL? Come mai non esiste o non è stata resa pubblica la relazione tecnica di fattibilità del progetto REMS Palombara, con costi, tempi e modalità di attuazione dei lavori? (E tocca ancora al M5S richiedere formalmente questi dati tramite un accesso agli atti alla direzione generale, via pec, in data 25/03/15)

5) Chi si occuperà di gestire il REMS di Palombara, struttura che a causa della sua peculiare connotazione ski caratterizzerà per la presenza di elevati livelli di tensione emotiva che richiederanno una stato di allerta del personale sanitario? Il comandante della stazione dei carabinieri di Palombara non è stato informato. Così come non risultano effettuati i corsi necessari per la preparazione del personale sanitario che assisterà i pazienti psichiatrici nei REMS (non solo quello di Palombara ma in tutti quelli che verranno aperti in tutta la Regione Lazio), e come verrà selezionato tale personale.

6) Come la Regione Lazio gestirà quindi questi pazienti psichiatrici, per garantire loro il diritto di essere assistiti con la massima cura e qualità? E come garantirà la sicurezza dei cittadini nei luoghi dove verranno insediati i REMS?

Insomma, un'altra brutta gatta da pelare per Zingaretti.

E per concludere in bellezza questo pasticciaccio…esiste un gravissimo inadempimento di quanto previsto dal DCA 300/2013 e quindi al Decreto del Ministero della Salute del 9 ottobre 2013, come abbiamo indicato molto chiaramente in un'interrogazione urgente a risposta immediata alla quale Zingaretti dovrà rispondere personalmente in aula.

Il MoVimento 5 Stelle chiede se non sia il caso, per la Regione Lazio, di fare un bel passo indietro, prendere un bel respiro, e riflettere un pò di più su una migliore soluzione che tenga conto sia delle esigenze dei pazienti psichiatrici e sia delle esigenze dei cittadini di Palombara Sabina.

Di passi indietro all'ultimo secondo ne abbiamo molti esempi: citiamo solo Acquapendente e Amatrice, dove le proteste, motivate e giustificate, di sindaci e cittadini hanno spinto sia il Presidente che i dirigenti regionali della sanità laziale ad ammettere i propri errori.

Un passo indietro responsabile è ciò che chiederemo durante la manifestazione cittadina che si svolgerà sabato prossimo a Palombara Sabina.

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