Sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi, una signora mi chiede: «Gesù si sarà innamorato, come c’innamoriamo noi, giacché era vero Dio, ma anche vero uomo?». Che cosa rispondere poiché i vangeli, perlomeno quelli canonici, non ci dicono nulla a riguardo? Proviamo a immaginare.
“L'angelo del Signore disse a Giuseppe: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati»” (Mt 1,20-21). Il nome Gesù significa “Dio salva, Dio é salvezza”. Un nome che era una missione. E lui ne era consapevole. Sin da piccolo ne era consapevole. Aveva dodici anni quando disse ai genitori: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io mi devo occupare di quanto riguarda il Padre mio?” (Lc 3,49). Occupazione da niente, cosa da poco! Ma questa occupazione era strettamente legata ad un’altra: guidare e salvare le proprie pecore. Insomma, diciamo che Gesù aveva ben altro cui pensare. Per tutta la vita ebbe due amori immensi: l’amore per il Padre e l’amore per gli uomini. Poteva avere tempo ed energie da dedicare all’amore per una donna? E poi, sapendo, Gesù, che lo aspettava la morte in croce, come avrebbe potuto legarsi ad una persona, sposarla, avere dei figli? Per coinvolgerli nel suo sacrificio? Se invece la signora del blog mi avesse chiesto: «Gesù sarà rimasto indifferente davanti agli “occhi come colombe dietro il velo, alle labbra come filo di scarlatto, al parlare incantevole” (Cantico dei cantici) di una splendida fanciulla?», avrei risposto no, non credo che Gesù sarà rimasto indifferente, così come certamente non rimase indifferente quando la peccatrice gli bagnò i piedi con le lacrime, glieli asciugò con i capelli, glieli baciò a lungo. Non credo restasse indifferente, così come non credo resti indifferente un giovane sacerdote qualora dietro la grata del confessionale veda il volto bello di una donna, ne senta il respiro. Sicuramente Gesù era preso da segreto turbamento davanti alla bellezza femminile, e forse poi, quando volgeva lo sguardo altrove, da segreta malinconia.
Renato Pierri