La macroregione Adriatico – Ionica

Dopo il Baltico ed il Danubio nasce la Macroregione Adriatico – Ionica!

Non è un miraggio!

L’UE visti gli ottimi risultati conseguiti con la nuova politica macroregionale ha deciso di continuare dando vita così alla terza macroregione.

Un evento da tempo atteso che ha visto gli otto Stati impegnati ad operare ed a progettare.

La macroregione darà un grande impulso alla riprese del dialogo tra i popoli e sarà importante per consolidare la pace ed uscire dalla crisi

Il Parlamento Europeo sollecita di avviare anche quella del Mediterraneo orientale. Anche l’Aiccre lo sostiene, come logico proseguimento dell’Adriatico – Ionico, convinta che servirà a far crescere i Sud a rafforzare la pace in quei territori dilaniati dalle guerre!

Molti chiedono che significa “politica macroregionale”! Preferisco riportare quello che il Parlamento Europea ha scritto nella raccomandazione 331. 23a SESSIONE. Strasburgo,18.10.012

. “Una macroregione è un raggruppamento di entità subnazionali (enti locali e regionali), un territorio comprendente più paesi o regioni, con una o più caratteristiche o sfide comuni, che decidono di riunirsi per cooperare su questioni di interesse comune. Il Congresso è convinto che tale tipo di cooperazione possa dare valore aggiunto in termini di coesione sociale e territoriale e di stabilità democratica.
I vantaggi potenziali sono molteplici. Le economie di scala consentono ai pubblici poteri di svolgere più efficacemente i loro compiti, di migliorare i servizi pubblici e di conseguenza anche la qualità della vita dei cittadini. Le macroregioni possono innalzare il livello dello sviluppo sociale ed economico, e in tal modo creano nuove opportunità in termini di occupazione e di cultura per i cittadini, e accrescono la creatività e la produttività, migliorando al contempo i rapporti di buon vicinato e la comprensione tra i popoli. Possono inoltre rivelarsi molto utili per affrontare sfide comuni, quali ad esempio la tutela ambientale”

Il Comitato delle Regioni precisa:la strategia macroregionale, “che in un primo momento non aveva suscitato grande interesse a Bruxelles”, è anche però “di cambiamento per l'Europa visto che, per anni, è prevalsa la strategia germanocentrica con l'attenzione principale orientata verso gli Stati e le reti della penisola baltica. È il primo segno concreto dell'Europa verso l'Adriatico e lo Ionio, ma anche verso il Mediterraneo.

“Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ritiene che, nonostante la situazione particolarmente delicata e per il momento ancora confusa che regna nel Mediterraneo, esistano oggi i presupposti per l'instaurarsi di un dialogo multilivello tra la Commissione europea, gli Stati membri, i paesi aderenti al partenariato euromediterraneo, gli enti regionali e locali, nonché la società civile organizzata, ai fini della creazione di una strategia per la macroregione del Mediterraneo (suddivisa in due unità), in grado di soddisfare le esigenze della regione rafforzandone la competitività a livello internazionale.” Nov.2012

E continua:” La macrostrategia per il Mediterraneo (suddivisa in due strategie subregionali, una per il Mediterraneo orientale e l'altra per quello occidentale) deve puntare a trasformare la regione in uno spazio veramente all'avanguardia in termini di scambi commerciali, turismo, civiltà, idee, innovazione, ricerca e istruzione, convertendola in una regione di pace ai fini dello sviluppo e della prosperità sociale”.

Nasce con un programma ambizioso con un lavoro preparatorio lungo che certamente darà i frutti sperati, specie se ci sarà il coinvolgimento delle
Istituzioni locali e delle Associazioni che da tempo hanno lavorato perché questo risultato fosse conseguito.

Un impegno notevole che va sostenuto,seriamente.

Sarà l’occasione per spendere al meglio tutte le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea

L’Aiccre in questi anni ha operato con grande responsabilità e continuerà a farlo, vista l’esperienza acquisita nell’attività svolta per realizzare tanti gemellaggi e nel diffondere e sostenere la necessità di utilizzare i Gect, Gruppo Europeo di cooperazione territoriale, Regolamento 1302/13, finora poco usato che sarà, invece, uno degli strumenti più vantaggiosi ed idonei per aiutare gli Stati, le Regione a concretizzare i progetti previsti nei 4 pilastri ed anche, affrontare i problemi da tempo trascurati e dimenticati, molto importanti per uscire dalla crisi.

La Macroregione stimolerà ad operare insieme per individuare le priorità e realizzare progetti condivisi per ottenere i finanziamenti Europei!

Nasce la Macroregione, quindi. per rafforzare il dialogo e per far divenire i popoli delle due sponde più Europei.

Pertanto, l’Adriatico unirà i Cittadini e li aiuterà ad operare insieme per crescere e per costruire il futuro, per i giovani …

Il Gect sarà lo strumento,fondamentale, per conseguire i risultati attesi!

Giuseppe Abbati

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