COMITES MELBOURNE una opportunità  perduta – GIUSEPPE ARDICA Presidente PD Melbourne

Queste elezioni per il rinnovo dei COMITES potevano essere una magnifica occasione per rilanciare il ruolo dei COMITES stessi e per favorire il ricambio generazionale. Un COMITES che sta in carica per 10 anni perde decisamente il proprio ruolo e autorità conferitale dalla elezione stessa, il rinvio di 5 anni delle elezioni e’ stato prima di tutto una assenza di democrazia.

Anche se nulla è cambiato rispetto alla normativa del 2003, chiaramente vi e’ stata una difficoltà ad organizzare le liste, prova ne e’ il fatto che in moltissime realtà all'estero, anche con grande presenza di Italiani, non e’ stata presentata nemmeno una lista per il rinnovo dei COMITES: Perth, Madrid, Bogotà, Costa Rica, Atene, Porto, Dublino, Stoccolma, San Marino, Nizza, Svezia, Vienna, Lisbona, Edimburgo, Oslo, Liegi, Lione, Bucarest, Bangkok, Praga, Barcellona, Chicago, Lione, Pretoria. In altri posti è stata presentata una sola lista, alla faccia del pluralismo e il diritto di potere votare e scegliere i propri rappresentanti: Melbourne, New York, Monaco di Baviera, Rio de Janeiro, Toronto, Ginevra, Charleroi, Berna, San Paolo, Colonia, Tunisi. Ci sono solo 60.000 italiani registrati per votare, su oltre 4 milioni di iscritti all’AIRE. Questi 9 milioni di euro sarebbero potuti essere spesi in maniera più oculata.

La comunità Italiana di Melbourne avrebbe potuto dare grande esempio di vitalità e di come si sappia organizzare dando vita a due liste, entrambe di ispirazione civica che andavano dalla sinistra alla destra, e che puntassero al rinnovamento. Purtroppo, alcuni esponenti della nostra comunità non tollerano il confronto politico aperto e temono di perdere le proprie poltrone sulle quali stanno seduti da decenni.

Il Partito Democratico è il partito delle regole e il rispetto della legge, ma bisogna anche stare attenti perché in questo caso specifico le norme rischiano di strangolare la Democrazia. Da dirigente di questo partito e da militante di lunghissimo corso (oltre 30 anni) io ritengo che in quanto tale, il Partito Democratico deve farsi carico di assicurare che il processo democratico non venga intaccato da decisioni del genere.

Si è persa una occasione di legittimare politicamente le elezioni dei COMITES di Melbourne. Le situazione è stata determinata non solo dalle oggettive difficoltà tecniche e burocratiche organizzative denunciate a più livelli dalle nostre comunità nel mondo e da esponenti politici eletti all'estero, ma anche dall'atteggiamento autoritario di alcuni alcuni “king makers” della nostra comunità. E a proposito di conflitto di interessi, si deve rilevare che il ricorso presentato dalla lista esclusa sarà oggetto di considerazioni formali da parte dei C.G.I.E. un membro dei quali è capolista della unica lista ammessa a Melbourne.

A chi dice che la lista esclusa fosse un movimento degli inesistenti, buono solo a criticare i COMITES, si può solo rispondere che è chiaro che le critiche pungono in quanto attaccano lo status quo. I candidati della “Lista Democratica” (che includeva il sottoscritto, attivisti del Partito Laburista e responsabile di altre aree politiche) sono stati e saranno molto più presenti nella comunità di altri che invece vi brontolano contro e nella comunità risultano “desaparecidos”.

I candidati della “Lista Democratica” si appellano alla decisione antidemocratica di non ammettere la propria lista alle elezioni del rinnovo dei COMITES, negando a 50.000 cittadini del Victoria e Tasmania il diritto di potere votare e scegliere i propri rappresentanti.

Giuseppe Ardica

Vice Presidente del PD per l'Australia

Presidente del Circolo PD “Raffaello Carboni” di Melbourne

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