L’11 novembre esce “Queen forever”

Milano. “Avevamo un po’ più materiale del previsto chiuso in un cassetto, quindi abbiamo lavorato su alcuni pezzi. Freddie suona fresco come ieri”.

A parlare è Brian May dei Queen sull'album “Queen forever” con Freddie Mercury che contiene tre brani inediti, e disponibile da martedì 11 novembre.

Uno degli inediti è l’attesissimo duetto “There must be more to life than this” tra i Queen e Michael Jackson, nato da una canzone scritta da Freddie Mercury durante le sessioni per registrare l’album “Hot space” del 1981; la band registrò una backing track, ma il brano non è mai stato completato. Mercury andò a trovare Michael Jackson in studio a Los Angeles dove furono registrate le parti di Michael per una versione ancora non definitiva. I Queen hanno ripresero in mano la traccia nel 1984 durante le registrazioni di “The works”, ma ancora non in forma definitiva. Un anno dopo una versione solista della canzone appare nell’album “Mr bad guy” di debutto di Freddie del 1985.

Questa nuova produzione di una ballata di tale impatto si fonde con la backing track originale dei Queen, le voci indimenticabili di Mercury e Jackson, ed è stata prodotta e remixata dal celebre producer William Orbit che ha già lavorato Robbie Williams e Madonna.

“Conosco Roger e un giorno mi chiama al telefono per chiedermi se mi sarei imbarcato in una nuova avventura musicale. Sentire la voce di Michael Jackson è stata un’emozione e lavorare al mix di Freddie non ha fatto che aumentare la mia ammirazione per il suo talento”.

Il secondo inedito “Let me in your heart again” arriva invece dalle recording sessions di “The works” del 1984, ma all’epoca non era stata completata ed è rimasta in un cassetto. Un’autentica perla che arriva dall’epoca d’oro di “Radio ga ga” e “I want to break free”: questa traccia dei Queen, mai sentita prima, mette in mostra la voce senza tempo di Freddie e ospita nuove registrazioni di Brian e Roger per quanto riguarda le parti di chitarra e le backing vocals; questo pezzo fantastico arriva quasi trent'anni dopo il primo take della voce di Freddie.

Dello stesso anno la power ballad “In the lap of the Gods”, il gran finale di tutti gli show dei Queen nel tour del 2014 con Adam Lambert.

“Avevamo dei brani fantastici che non sono mai stati ascoltati e c’è stata una selezione molto interessante di materiale datato”, ha detto Roger Taylor.

L'altro inedito è “Love kills” scritto nel 1984 da Freddie Mercury e dal celebre produttore e compositore Giorgio Moroder per la soundtrack del film “Metropolis” di Fritz Lang, un classico del muto; Freddie Mercury ha registrato una versione dance di grande impatto del pezzo che è diventato il suo singolo di debutto nel 1985, sebbene tutti e quattro i Queen suonino nella traccia originale. All’inizio del recente tour con Adam Lambert, Brian May ha proposto di aggiungere questa potente ballata alla scaletta del concerto, ed è diventato uno dei momenti più memorabili dello show.

Questa nuova versione Queen-Freddie è modellata secondo lo stesso stile e arricchisce l’originale con alcune nuove parti di chitarra e batteria di May e Taylor, la cornice perfetta per una delle performance vocali di Freddie più cariche di adrenalina.

Il resto della tracklist è composto da hit dei Queen, brani classici e nuovi take di canzoni ben conosciute, affiancate a registrazioni che Brian May descrive come “cose a cui abbiamo lavorato insieme e che sono rappresentative della nostra crescita forse più delle grandi hit”; una collezione messa insieme dallo stesso May e Roger Taylor che rappresenta il meglio del meglio delle canzoni d’amore dei Queen.

“Queen forever” è disponibile in edizione standard con un cd con venti tracce e in un set da due cd con trentasei tracce per celebrare lo straordinario percorso musicale di una delle rock band più grandi di tutti i tempi.

Franco Gigante

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