“Dai dati in nostro possesso provenienti dai circoli PD sul territorio, il livello di partecipazione appare soddisfacente e risulta che su 108 Comites da rinnovare sono circa 171 le liste presentate e sulle quali, entro domani, i CEC dovranno dire definitivamente se sono ammissibili”.
È quanto dichiara in una nota il Responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico, Eugenio Marino, in merito alla fase di presentazione delle liste per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero.
“Sappiamo che diverse liste – continua Marino – hanno problemi, che nella maggior parte dei casi riguardano il raggiungimento del numero minimo di firme di sottoscrittori e che, probabilmente, non saranno ammesse al voto”.
“I rischi di inammissibilità di cui ci riferiscono dal territorio – prosegue l’esponente del PD – riguardano circa 25 liste e, in caso di definitiva esclusione, potrebbero lasciare circa 20 Comites senza nessun candidato”.
“Questa situazione – aggiunge Marino – si verificherebbe soprattutto in diverse realtà europee, con pochi casi in America Settentrionale e in Africa/Asia/Oceania/Antartide, mentre non riguarderebbe quasi per nulla l’America Meridionale”.
“Tranne poche eccezioni, tali esclusioni toccano realtà a bassa concentrazione di residenti italiani – sostiene il dirigente democratico – me sarebbe comunque un vero peccato se si rimanesse in questi Comites senza una rappresentanza diretta ed eletta di nostri connazionali”.
“Tuttavia – conclude Marino – la situazione attuale, se sarà confermata dai dati ufficiali, ci consegnerà un 80% dei Comites con rinnovo attraverso le elezioni e con rappresentanti eletti direttamente dai cittadini tramite un voto di preferenza. Questo sarà un bene per i Comites, che tramite queste elezioni, l’arrivo di nuova linfa con consiglieri motivati, in molti casi giovani e pronti a lavorare con entusiasmo per i prossimi cinque anni, potranno tornare ad essere attivi e vicini alle comunità e ai loro bisogni e potranno cominciare a discutere gli elementi di una prossima riforma di Comites e CGIE e del relativo accesso a questi organismi”.