Le procedure di produzione di un bravo e noto giornalista

Le procedure di produzione di un bravo e noto giornalista

Bravi e noti giornalisti alle volte dicono castronerie (può capitare) e poiché sono bravi e noti giornalisti, difficilmente qualcuno osa fargli notare che hanno detto castronerie. Qualche sera fa, in una trasmissione televisiva, un bravo e noto giornalista, riferendosi ad una coppia di omosessuali sposati all’estero e con figli, e rivolgendosi a monsignor Mogavero, ha detto: “Lei ci deve dire se i figli si fanno tra un uomo e una donna che si attendono nel nome del Signore”, quasi come se oggi potessero nascere figli tra un uomo e un uomo, oppure tra una donna e una donna. I figli della coppia omosessuale sono nati sempre grazie a un uomo e una donna. “I figli si attendono nel nome del Signore”. Gentile giornalista ateo, i figli degli omosessuali sono forse attesi nel nome di Satana? E ancora: “Questi due signori omosessuali hanno prodotto (cito le esatte parole) attraverso una procedura di produzione tre bambini”. “Prodotto attraverso una procedura di produzione” (difficoltà di espressione?). Gentile giornalista, guardi che i bambini, nonostante le “procedure di produzione” nascono sempre da donna, come tutti i bambini, come Gesù bambino (glielo nomino, considerata la sua passione per la religione) per il quale in qualche modo pure si fece ricorso a straordinarie procedure di “produzione”.

Elisa Merlo

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