Un contratto stipulato con Telecom Italia il 28 aprile 2014 “Tutto di Telecom”, a fine ottobre non è stato onorato ancora. La linea telefonica è stata ripristinata solo una settimana fa e l'ADSL manco per idea. Ora, l'organizzazione tutta compreso i telefonisti ha del paradossale. Dello stesso argomento ognuno offre la sua visione ed il suo “corretto” intervento. La saccenza e l'ignoranza insieme degli atteggiamenti finiscono per complicare le cose. Morale della favola è che non si troverà mai nessuno dei dirigenti che risponderà alle doglianze. Devi penare e basta. Dirigenti questi che sono pagati profumatamente, mica bruscolini che se cacciati andranno a fare gli Amministratori delegati altrove. Amministratore delegato si nasce e questi nacquero tutti tali. Ma una considerazione viene da fare: è normale che nel 2014 le cose siano ancora in questo stato di abbandono dove per passare da un operatore all'altro non bastano sei mesi? Eppure ci propinano una bella pubblicità televisiva che meno male che c'è l'Europa che assicura il passaggio di operatore telefonico in 24 ore. Questo è proprio uno strano paese! Ma per non cadere in una retorica spicciola ed anche di facile sarcasmo viene da dire: ragazzi, siamo messi veramente molto male. La legge prevede un risarcimento all'utente di 7,50 euro per ogni giorno di ritardo e così passa anche la paura. Fin quando però qualche giudice non castigherà in maniera esemplare obbligando a risarcire in misura congrua compagnie tanto ritardatarie non se ne verrà fuori. Quando il risarcimento diviene a sei cifre, si daranno tutti una mossa.
P.S. Se qualcuno della dirigenza Telecom volesse spiegazioni le può chiedere a questo giornale il cui direttore è vittima in prima persona del disservizio di portata mondiale su esposto.
