Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) ha rivelato mercoledì che il regime iraniano ha trasferito un centro per la ricerca, la progettazione e gli armamenti nucleari, per evitare che venisse scoperto dall'organismo per l'energia atomica delle Nazioni Unite.
Il CNRI ha denunciato l'esistenza dell'impianto clandestino per l'arricchimento dell'uranio di Natanz e di un altro per la produzione di acqua pesante ad Arak nel 2002.
E' stato dopo queste rivelazioni che il regime iraniano ha ammesso di avere un programma per l'arricchimento dell'uranio.
Secondo informazioni fornite da alcune fonti in Iran, il regime iraniano ha trasferito a Luglio, l'Organizzazione per le Ricerche e le Innovazioni della Difesa (SPND) in un sito sicuro all'interno di un complesso del ministero della difesa, a circa 1,5 km (1 miglio) dalla precedente località.
Per sviare l'attenzione da alcuni elementi chiave del centro, il regime iraniano ha lasciato delle sezioni “non-sensibili” nel vecchio sito.
Inoltre ha anche abbassato il profilo del suo capo, Mohsem Fakhrizadeh, che viene definito un brigadiere generale delle Guardie Rivoluzionarie alla guida del SPND.
“Il fatto che questa operazione stia procedendo alla massima velocità e che Fakhrizadeh stia dirigendo tutto l'apparato, dimostra che l'Iran non vuole essere trasparente verso l'AIEA sul suo programma nucleare”, ha detto alla Reuters Shahin Gobadi, portavoce del CNRI.
Gobadi ha detto che il CNRI ha consegnato il mese scorso all'AIEA un documento dettagliato su questi tentativi di occultamento del regime iraniano.
L'SPND, citato in un rapporto dell'agenzia atomica dell'ONU nel 2011, è stato definito dal Dipartimento di Stato U.S.A. il 29 Agosto come “il principale responsabile delle ricerche nel campo dello sviluppo di armi nucleari” in Iran.
Gli Stati Uniti hanno aggiunto l'SPND alla loro lista di enti oggetto di sanzioni e Fakhrizadeh è sulla lista delle sanzioni dell'ONU e degli Stati Uniti per “la gestione di attività utili allo sviluppo di dispositivi esplosivi nucleari”.
Mahmoud Hakamian
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