Tsipras riuscira’ a conquistare il cuore della gente?

Da Atene, agosto 2014
(di Angelo Saracini)
Se nel prossimo autunno Tsipras riuscira’ a conquistare il cuore dei greci che lo hanno votato riuscira’ anche a conquistare il potere alle prossime elezioni ,ed avra’ una vera liberta’ di manovra politica sia in Grecia che in Europa,per un cambio di rotta al decadimento socio economico imposto dalle direttive europee.
Il fenomeno Tsipra che e’ riuscito anche in Italia a riunire una sinistra allo sbaraglio (lista Tsipras),in Grecia potra’ continuare ad avere alti consensi elettorali e addirittura,non e’ da escludere, una maggioranza assoluta per governare ,se riuscira’ a convincere tutto quell’elettorato di sinistra ma anche di destra che e’ ormai dissanguato economicamente dalle politiche disastrose del governo attuale ,marionetta della Troika,composto da una destra storica (Nea Dimocratia)e da un partito socialista (Pasok) che gli fa’ da stampella.
La sfida di Syriza per i prossimi mesi e’ proprio quella di convincere il popolo greco che,nonostante il forte debito pubblico,che continua a salire,e i fortissimi tagli ai servizi sociali,alle pensioni,agli stipendi,all’assistenza sanitaria ecc.,un nuovo governo di sinistra potra’ ridare quella speranza di rinascita morale al popolo greco, che ingiustamente e’ stato usato come cavia espiatoria da quei centri di potere economico internazionale che lucrando sulle economie della Grecia si sono arricchiti e continuano ad arricchirsi!
E Tsipras nella sfera geopolitica del Mediterraneo e dei popoli del sud Europa e’ ormai l’unico leader politico in grado di poter compiere quel salto ideologico etico che possa far cambiare rotta alle politiche socio economiche europee, che invece di continuare a trattare le popolazioni europee come merce di scambio ,rimetta l’uomo al centro delle politiche comunitarie.
Il fenomeno Tsipras ,anche grazie al la sua candidatura alla presidenza europea, e’ riuscito a mettere a dura prova quelle miopie di governi ed élites che governano l’unione europea.
La maleinformazione mediatica in Italia,inoltre, non informa sulle continue denunce di Tsipras alla gestione dell'UE che ha assunto dei tratti quasi da incubo.
Tsipras ha sempre denunciato apertamente che le procedure democratiche hanno lasciato il posto al “diritto d'emergenza”, e che sempre più decisioni sono prese dai capi di Stato e dalla Troika, che ha imposto a tutti i paesi in difficoltà le famigerate misure di austerità.
La sfida di Syriza e del suo carismatico leader e’ proprio quella di ridare ascolto alle istanze dei movimenti sociali, ai quali attribuisce un ruolo chiave nella spinta al rinnovamento europeo.
Anche il recente viaggio a Palermo di Tsipras durante la scorsa campagna elettorale per la presidenza europea ha voluto dare un forte segnale di cambiamento nella sfera politica europea che rimetta il sud Europa in una rinnovata politica comunitaria di sviluppo dopo l’applicazione delle tragiche misure di austerity.
Syriza e’ diventato il primo partito alle scorse europee,eleggendo 5 europarlamentari
e alle amministrative ,svoltesi quasi insieme alle europee di giugno ha conquistato la regione Attica ,che comprende meta’ della popolazione greca,con la giovane Rena Dourou,nuova presidente,ex deputata di Syriza.
Tra qualche giorno Syriza guidera’ la regione Attica che sara’ un banco di prova per la coalizione tutta di sinistra che la governera’.
Tsipras e i suoi piu’ stretti collaboratori stanno alacremente lavorando al programma di governo che sara’ presentato dal leader di Syriza in occasione della TIF, Thessaloniki International Fair il 13 e 14 settembre, dove verranno illustrate le proposte di politica economica che Syriza attuerà in caso di vittoria elettorale.
Tsipras ha lanciato un appello a tutte le forze del cosiddetto “arco anti-memorandum” tranne che al partito neonazista Alba Dorata, e soprattutto verso “le forze di sinistra, quelle degli ecologisti e dei socialisti e verso tutte le forze popolari che hanno preso le distanze dalle scelte dei partiti del governo di coalizione”.
Di grande rilevanza e’ il rapporto di collaborazione con il partito di Louca Katseli (Patto Sociale) deputata “disobbediente” del Pasok ed ex ministro dell ‘economia
espulsa dal partito dallo stesso Papandreou perche’ aveva votato contro l’articolo 37, concernente la limitazione della contrattazione collettiva dei salari, del disegno di legge che prevedeva gia’ nel 2011 nuove misure di austerity.
Inoltre la ex ministra Katseli come autrice della legge salvacasa che porta il suo nome, ha fatto infuriare tutti i banchieri greci, per i prestiti e le modifiche in aumento per il settore immobiliare.
Tra pochi mesi, si concluderà il mandato del Presidente della Repubblica, Karolos Papoulias. In quell'occasione tutti i partiti di opposizione, come hanno già dichiarato, si adopereranno per far cadere il governo, allo scopo di andare ad elezioni anticipate (la legislatura in corso termina tra due anni).

Bastano 121 voti in parlamento (su un totale di 300) per bloccare l'elezione del nuovo Presidente. Quest'ultimo dovrà essere eletto con un minimo di 180 voti e la mancanza di una maggioranza non è un'ipotesi improbabile oggi. Ciò provocherebbe una situazione di stallo istituzionale e a quel punto il ricorso alle urne diventerebbe inevitabile.
La ripresa, tanto decantata dall'establishment economico finanziario, non tocca minimamente le masse popolari. Circa 1,2 milioni di lavoratori dipendenti sono pagati con un ritardo che va da 3 a 12 mesi. Inoltre, si va diffondendo il fenomeno del pagamento con buoni pasto e ticket per la spesa al supermercato. La modalità dello stipendio in natura sta sostituendo il bonifico bancario, in un paese in cui i prezzi su prodotti alimentari e bevande analcoliche sono più alti del 2% rispetto alla media Ue (dati Eurostat).
Il governo, poi, ha scelto la strada della “svendita” per far fronte agli interessi sul debito. A tale proposito, Samaras ha fatto approvare dal parlamento la privatizzazione di una parte della Dei (l'azienda ellenica che produce elettricità). Operazione è sostenuta dalla Troika (Fmi,Ue e Bce), ma non dai sindacati, che sono già sul piede di guerra.
Come se non bastasse, il governo ha anche recentemente deciso di mettere in vendita l'atollo di Elafonissis, 700 km di autostrada, un centinaio d'ettari di litorale, 38 aeroporti e circa 100 porti. Tutte operazioni, queste, che sono state sovrastimate: non porteranno agli introiti previsti. Per far fronte a questi errori previsionali, che si traducono in perdita di posti di lavoro, il governo rincara la dose. Samaras pensa di continuare sulla stessa linea economica. E non potrebbe fare altrimenti, visto che non ha mai messo in discussione il memorandum.
Tsipras continua a denunciare che il popolo ellenico non ne puo’ più. Il limite è stato valicato. La misura è colma! E’ stremato, arrabbiato, frustrato, ma soprattutto povero! Schiavo di un debito illegale, fittizio e costruito a tavolino.
Le priorita’ del prossimo governo Tsipras:
● Immediata cancellazione di tutte le misure che impoveriscono ulteriormente i greci, come i tagli di pensioni e salari;
● Immediata cancellazione di tutte le misure che scalzano i diritti fondamentali dei lavoratori, come la soppressione dei contratti collettivi;
● Immediata abolizione della legge sull’immunità parlamentare, riforma della legge elettorale e riforma generale del sistema politico;
● Creazione di una commissione di indagine sul settore finanziario greco e immediata pubblicazione dell’audit effettuato da Black Rock sul settore bancario greco;
● Creazione di un comitato di audit internazionale per indagare sulle cause del deficit pubblico in Grecia, con una moratoria degli interessi del debito in attesa della pubblicazione dei risultati dell’audit.

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