Nonostante l’insistenza con cui tutti noi abbiamo continuato a chiedere la fine di questo stato di sospensione della democrazia tra i cittadini italiani all’estero, si era ormai tacitamente diffusa la convinzione che il nuovo regolamento elettorale proposto dal Governo, sul quale le commissioni parlamentari avevano fatto osservazioni non di poco conto, era così complesso che la sua effettiva operatività avrebbe comportato tempi incompatibili con la scadenza del 31 dicembre di quest’anno, fissata nella famosa legge del terzo rinvio. E invece bisogna dare obiettivamente atto al Ministro Mogherini di avere mantenuto la parola, andando al di là degli schemi prefigurati dai funzionari del MAE e riuscendo a reperire risorse aggiuntive, quasi un miracolo di questi tempi. Nello stesso tempo, è giusto riconoscere che il Sottosegretario Giro nella gestione della delega per gli italiani nel mondo sta dando prova di un’attenzione e di uno spirito di concretezza che francamente vanno al di là delle previsioni. Bene. Anche se questa vicenda fa seguito a quella dolorosa della chiusura dei consolati e di alcuni istituti di cultura, quando c’è un punto a favore del tanto discusso personale di governo italiano bisogna avere il coraggio di riconoscerlo, senza alcun propagandismo, anche a costo di andare controcorrente rispetto ad un’opinione pubblica tendenzialmente orientata ai giudizi sommari.
FINALMENTE SI RINNOVANO I COMITES. ORA TOCCA A NOI
Nonostante l’insistenza con cui tutti noi abbiamo continuato a chiedere la fine di questo stato di sospensione della democrazia tra i cittadini italiani all’estero, si era ormai tacitamente diffusa la convinzione che il nuovo regolamento elettorale proposto dal Governo, sul quale le commissioni parlamentari avevano fatto osservazioni non di poco conto, era così complesso che la sua effettiva operatività avrebbe comportato tempi incompatibili con la scadenza del 31 dicembre di quest’anno, fissata nella famosa legge del terzo rinvio. E invece bisogna dare obiettivamente atto al Ministro Mogherini di avere mantenuto la parola, andando al di là degli schemi prefigurati dai funzionari del MAE e riuscendo a reperire risorse aggiuntive, quasi un miracolo di questi tempi. Nello stesso tempo, è giusto riconoscere che il Sottosegretario Giro nella gestione della delega per gli italiani nel mondo sta dando prova di un’attenzione e di uno spirito di concretezza che francamente vanno al di là delle previsioni. Bene. Anche se questa vicenda fa seguito a quella dolorosa della chiusura dei consolati e di alcuni istituti di cultura, quando c’è un punto a favore del tanto discusso personale di governo italiano bisogna avere il coraggio di riconoscerlo, senza alcun propagandismo, anche a costo di andare controcorrente rispetto ad un’opinione pubblica tendenzialmente orientata ai giudizi sommari.