di Andrea Congiu
L'edizione brasiliana dei Campionati del Mondo non è passata inosservata, così come è stato nel 1950, anche l'edizione del 2014 verrà ricordata negli anni. La Germania ha vinto il titolo, prima nazione europea a trionfare oltreoceano, contro l'Argentina in una sorta di terzo atto dopo la prima vittoria dei sudamericani nel 1986 e la rivincita andata ai tedeschi quattro anni dopo in casa nostra. La terza edizione, divenuta così la finale più disputata nella storia dei Mondiali, ha visto la Germania avere la meglio dopo che l'Argentina nei 120 minuti di gioco ha avuto due occasioni clamorose per cambiare la storia della Coppa del Mondo e in una finale gli errori si pagano cari, con Götze che nei supplementari ha chiuso definitivamente il sogno argentino di trionfare in casa dei rivali storici. Ma se da un lato l'immagine di questa edizione è il trionfo teutonico, da un altro si parlerà a lungo della clamorosa disfatta del Brasile padrone di casa, che fallisce nuovamente l'assalto alla Coppa tra le mura amiche, questa volta senza neanche arrivare al Maracanà.
La formazione di Scolari aveva un unico obiettivo possibile, ovvero vincere, ogni altro risultato sarebbe stato un fallimento e così è stato, reso ancora più pesante da un risultato impensabile, un 1-7 casalingo mai visto nella storia recente dei campionati del Mondo, a cui ha fatto seguito uno 0-3 nella finalina per il terzo posto. Questo evento storico, calcisticamente parlando, è uno spunto ideale per andare a rivedere ciò che è successo nelle precedenti edizioni, dove tracolli e sorprese non sono mai mancati e per farlo si può visitare un'infografica interattiva dedicata ai precedenti Campionati Mondiali pubblicata dal portale www.vouchercloud.it.
L'infografica è visibile su www.vouchercloud.it/infografica-mondiali-2014/ e mostra i tre gol più belli delle vecchie edizioni con la possibilità di poterli rivedere con un click, ovvero la rete di Carlos Alberto nella finale del 1970 tra Brasile e Italia, una vittoria che assume i contorni nostalgici per i verdeoro, la rete di Salif Diao nell'1-1 tra Senegal e Danimarca del 2002 e la rete del compianto Socrates nel mondiale 1982 tra Brasile e Unione Sovietica, un'altra edizione sportivamente tragica per i carioca.
Nell'infografica interattiva è presente anche un dato statistico che in questa edizione ha subito un'importante rettifica, ovvero la classifica marcatori generale che prima del calcio d'inizio dell'edizione ormai agli scoccioli vedeva l'idolo di casa Ronaldo al primo posto con 15 reti, seguito dalla coppia tedesca Müller-Klose a 14, con il tedesco della Lazio che ha prima raggiunto il “Fenomeno” e poi superato con la rete messa a segno in semifinale proprio davanti ai suoi occhi, con l'incursione di un altro tedesco, Thomas Müller, che raggiunge le 10 reti mondiali, con grosse possibilità di incrementare il suo bottino anche nelle prossime edizioni del campionato del Mondo.
Il Mondiale appena concluso ha mostrato, quindi, forti richiami alle edizioni passate tra flop e sorprese di dimensioni storiche che spingono gli interessati a cercare i precedenti nelle scorse edizioni per effettuare paragoni, con un protagonista assoluto, Miroslav Klose, che nella sua ultima apparizione in rassegna iridata ottiene il titolo di nuovo leader tra i marcatori mondiali di tutti i tempi e solleva al cielo la Coppa al suo quarto e ultimo tentativo.