Chissà perché, ma ho la sensazione che sensazionismo, spregiudicatezza, spigliatezza mediatica ed ostentata sicumera da parte di questo nostro capo di governo stiano per incontrare i primi, ma grossi, ostacoli. E ciò, sia in Italia che in Europa.
Mi pare infatti che sia finito il momento delle chiacchiere a vuoto senza che ad esse facciano da contraltare fatti concreti.
Nell’incontro di poco fa con gli esponenti del M5S Renzi ha infatti fornito la sensazione del dover “calare un po’ le brache” verso un grillismo che, di giorno in giorno, stava e sta dimostrandosi sempre più democratico rispetto anche allo stesso Pd, e che, proprio per questo motivo, sia diventato quanto mai necessario andare d’accordo, pena la disfatta anche per quanto attiene alle riforme.
Quelle mezze parole dette da Renzi, in una sorta di presenza …stand by, come tutti hanno visto (nervoso, defilato, scomposto, si toglieva e si rimetteva la giacca, prendeva ripetutamente in mano e poi lo rimetteva sul tavolo lo smartphone, si grattava in testa, si schiariva la voce, ecc.ecc., atteggiamenti tutti che, non solo a mio avviso, hanno una oggettiva chiave di lettura in psicanalisi…,) stanno a dimostrare che è finito, da parte sua, il tempo della spregiudicatezza, di tanta ostentazione di sicurezza, stante il fatto che l’Italia, anche con il suo governo, sta precipitando in maniera assai pericolosa: il debito pubblico è aumentato di 20 miliardi di euro in un solo mese e la crescita, accompagnata da una grave mancanza di lavoro, non depongono certo a favore nemmeno di un barlume di speranza, non sottacendo che anche l’Europa incomincia ad avere delle perplessità, anche con riferimento alle potenziali nomine UE (caso Federica Mogherini docet, magari con…riserva D’Alema!)
Ora sono più perplesso che mai e temo, sperando di sbagliarmi nell’interesse del Paese, che nei prossimi giorni la realtà verrà tutta a galla.
Ho sentito (ma questo lo dico come ciliegina finale) che Renzi ha più volte citato il sostantivo “giustizia” e mi son chiesto il perché.
Non sarà che il suo nervosismo mostrato in streaming con gli esponenti del M5S nascondeva qualcosa, magari riconducibile al…Nazzareno ? Come ha mormorato, se vuoi scherzosamente ma con precisa intenzione di “pungere sul vivo”, (non so cosa vi siate detti) anche il suo interlocutore principale, Luigi Di Maio, di M5S ?
Chi ha orecchi…
ARNALDO DE PORTI