Voto finale su Dl IRPEF

On. M. Borghese (MAIE):” Il MAIE dice NO alla cittadinanza solo per chi se la può pagare”
On. G. Gigli (Per L’Italia): Rivedere questo provedimento e che paghino invece gli extracomuitari”

Roma, 18 giu 2014 – E' stato chiaro e categorico l'on. Mario Borghese del MAIE – il Movimento Associativo Italiani all'Estero – quando oggi alla Camera dei Deputati, durante la dichiarazione di voto, ha espresso la posizione del MAIE sul cosiddetto decreto IRPEF. “Il Premier Renzi dovrebbe essere il Presidente del Consiglio di tutti gli italiani, mentre con la sua azione governativa ha messo in secondo piano gli italiani residenti all'estero che noi rappresentiamo!” ha esordito Borghese nel suo intervento.

Borghese ha poi ricordato tutte le battaglie che il MAIE sta portando avanti e, in particolare, quelle che riguardano le dissennate chiusure dei Consolati e degli istituti di cultura italiani nel mondo, che rispondono a tagli lineari delle spese, senza tener mai conto di quali servizi effettivamente vengano privati le migliaia di connazionali residenti all'estero.

E' passato poi al tema dell'IMU, l'assurda tassa che devono pagare gli italiani all'estero sulla propria casa in Italia – spesso l'unico legame rimasto con la propria storia familiare – come se fosse un bene di lusso, mentre i connazionali residenti in Italia ne vengono esentati.

Ha, infine, concluso il suo intervento trattando la questione dell’introduzione di una tassa per ottenere la cittadinanza italiana. “In questo decreto IRPEF e' stato subdolamente inserito un emendamento che e' una vergogna per un paese come l’Italia, dove la legge stabilisce che si e' cittadini per nascita.”

In pratica il Governo chiede agli italiani all'estero 300 euro, una somma che spesso corrisponde ad uno stipendio, per fare la cittadinanza.
“E come farà una famiglia di 2 o 3 persone che hanno diritto ad essere cittadini italiani?- ha sottolineato l’on. Borghese che ha poi concluso – Oggi noi del MAIE votiamo contro questo decreto che vende la cittadinanza italiana solo a chi se lo può permettere.”
Poco dopo, è stata la volta dell ‘On. Gian Luigi Gigli (Per L’Italia) che, nella sua dichiarazione di voto, richiamandosi all’intervento del collega del Movimento Associativo Italiani all’Estero, ha ribadito: “E' stata gia' lamentata dal collega Borghese la tassazione per i cittadini all'estero che intendono ottenere la cittadinanza italiana. Riteniamo ed auspichiamo che in futuro sara' possibile rivedere questo provvedimento, pensando c asomai a caricare il gettito di danaro che si rende disponibile piuttosto sui visti dei cittadini extracomunitari che si recano in Italia per motivi di studio o affari. Noi stessi paghiamo senza batter ciglio quando ci rechiamo in America o in altri paesi, non vedo perche' non sarebbe possibile chiedere altrettanto ai cittadini di questi stati e non gravare invece sui nostri connazionali”.

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