La donna crocifissa a Firenze, e il più bel miracolo di guarigione

Stavo pensando alle sofferenze di quella poveretta, a Firenze, crocifissa, seviziata, uccisa, anche se non vorrei pensarci, ma le senti le notizie e alle volte ti entrano dentro e anche se non vuoi, il pensiero ci torna su più volte e più volte ti tormenta. Confrontavo le sue sofferenze con le sofferenze del Cristo. Certamente peggiori quelle di Gesù flagellato e inchiodato sulla croce. Però Gesù aveva la certezza di salire alla destra del Padre dopo la morte, ed aveva la certezza che quel suo sacrificio serviva, aveva uno scopo preciso: la salvezza dell’umanità. Il sacrificio di quella poveretta serviva solo a soddisfare il sadismo del tormentatore. Infinto il suo dolore, infinita la disperazione. Ho pensato anche alla credenza della Chiesa e di moltissimi cristiani nei miracoli di guarigione: d’innumerevoli suoi figli gravemente malati, Dio ne salverebbe pochissimi e ne lascerebbe morire moltissimi. Se è vero, posso rivolgere a Dio la seguente preghiera: “Dio mio, proteggi le tue creature più deboli, e quando capitano nelle mani di un uomo malato e feroce, guarisci questo dal male che lo rende schiavo e lo priva della libertà. Sarebbe il più bel miracolo di guarigione che tu abbia mai fatto”.
Attilio Doni

Lascia un commento

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: