2004-2014 COMITES/CGIE/ITALIANI ALL’ESTERO

RIFLESSIONI

Con la Legge 23 ottobre 2003, n. 286 nascono i Comitati degli Italiani all’estero, COMITES, cosicche’ I connazionali residenti all’estero ed iscritti all’AIRE potessero eleggere persone di loro scelta a livello di base, e potessero in tal modo essere istituzionalmente rappresentati, invece di doversi affidare ad associazioni o altri simili sodalizi che esistono alla merce’ di chi ne fa parte senza poteri istituzionalmente attribuitigli.
Fu cosi’che a Washington DC si formo’ la lista “UNITALIA”, alla quale furono invitati a farne parte esponenti di vari credi politici, svariate associazioni e rappresentanti di mestieri e professioni, insomma una lista civica, di individui uniti dal fatto di essere tutti “emigrati” condividendo tutte quelle problematiche che possono affliggere emigranti in quanto tali. Fu cosi che Unitalia nel 2011 detta vita ad INSIEME per gli Italiani. (INSIEMEPERGLIITALIANI.COM) il Movimento Indipendente degli Italiani all’Estero che nel futuro si promette di sponsorizzare liste in tutte le elezioni.
Ne segui’ l’istituzione del CGIE un ente da essere eletto a secondo livello dagli stessi Comites per i quali fungessero da propositori al Parlamento delle problematiche e delle proposte elaborate dai Comites, prerogative per legge attribuite ai Comites stessi, ma subito prevaricate dal CGIE facendone propri i ruoli dei Comites, eletti a primo livello, e quindi la “voce” dell’elettorato. Ai Consiglieri eletti ne furono aggiunti 29 per “nomina” governativa; ma questo e’ tutto un’altro argomento
Con la nascita della Circoscrizione estero, fummo in grado di eleggere 18 parlamentari fra Montecitorio e Palazzo Madama, fu cosi’ che durante la riunione convocata a Washington il 20 ottobre 2006 dall’ambasciatore Castellaneta,alla quale oltre all’intera rete consolare degli USA, parteciparono gli undici presidenti dei Comites (Intercomites) fu presentato e discusso il “programma Cicala” per la riforma del CGIE, approvando e sottoscrivendo all’unanimita’, a margine del verbale della riunione, la risoluzione proponendo la revisione della legge istitutiva dei Comite/CGIE, riforma dei Comites/CGIE:
…0missis…
I cittadini italiani residenti all’estero sono rappresentati a livello locale dai Comites ed a livello naionale dai parlamentari,tutti eletti a suffragio diretto. E’ quindi superfluo considerare la necessita’ di un ulteriore organismo che faccia da tramite fra Comites e Parlamento.Le mansioni che in precedenza erano affidate al CGIE sono ora passate ai Parlamentari eletti nel collegio estero ed ai Comites anche essi eletti a primo livello dello stesso collegio. Sono pertanto i Comites ad essere il punto di riferimento fra la sovranita’ dell’elettorato ed i Parlamentari, e dovranno essere i Comites a selezionare un “comitato esecutivo” in sostituzione del presente CGIE..
omissis..La riforma deve tassativamente eliminare l’inclusione di membri “ per nomina” a tutti livelli. In organismi legalmente e democraticamente eletti, il numero dei componenti e’ fondamentale; l’inserimento di “nominati” sposta l’asse politico e legale dell’organismo stesso alterando e violando il potere decisionale affidato dagli elettori ai loro rappresentanti….(omissis)
Durante la stessa riunione, per aver agito in maniera unilaterale chiedendo lo scioglimento prima, il commissariamento poi del Comites di Miami; per non aver tenuto fede al mandato affidatogli assumendo una posizione di giudizio personale non condiviso dal comitato stesso, il Comitato dei Presidenti ha redatto, approvato e sottoscritto all’unanimita’ una mozione di sfiducia nei confronti della consigliera in questione, la dott.ssa Silvana Mangione, non ritenendo la stessa un attendibile rappresentante in seno al CGIE, degli interessi dei Comites USA; richiedendo pertanto al CGIE di formulare, come atto dovuto una chiara ed aperta censura nei confronti del Consigliere Silvana Mangione.
Ovviamente il CGIE ha fatto orecchio di mercante alle suddette richieste, continuando con il loro turismo istituzionale per riunirsi negli angoli piu’ svariati del mondo per discutere temi discutibili via “conference call” prima o via “skype” dopo, con enormi risparmi per le casse dello Stato, che avrebbe potuto, ed avrebbe dovuto destinare quei fondi a mettere i Comites in condizioni di poter operare efficacemente nello svolgimento delle loro attivita’ per assistere i connazionali come previsto dalla legge istitutiva, oltre che promuovere lingua, commercio e scambi accademici, scientifici, culturali.
Ma di tutto questo “nil”. Per il rinnovo dei Comites? Anche “nil”. Mi viene da pensare che mantenere lo status quo, non lottare per il rinnovo Comites che sono rimasti in carica per cinque inaudite proroghe, il presente CGIE si sia assicurato altri cinque anni di poltrona e relative viaggi per il mondo.
Abbiamo anche vissuto la nascita di un Ministero per gli Italiani nel Mondo, abolito in favore di un Sottosegretario agli Esteri con delega per gli Italiani all’Estero, oggi nemmeno quello. Ma la speranza non ha mai fine, chissa’ se non ci sara’ una nomina presto, magari considerando un italiano residente all’estero che le problematiche le vive in prima persona. Non ci resta che aspettare.
Oggi resta anche il problema scottante del riacquisto della cittadinanza per qualsiasi connazionale che vedendolasi strappare per un motivo or altro, peraltro tutti incostituzionali, non puo’ chiedere il riacquisto con una semplice dichiarazione di volonta’ presso un ente istituzionale, sol perche’ la legge ha inserito un termine di scadenza entro il quale poterlo fare senza pero’ assicurarsi che l’informazione giungesse all’interessato, ovunque esso fosse residente, entro i termini previsti. Atutto questo nonostante che da quanto emergerebbe dall’analisi costituzionale “in alcun caso la Costituzione della Repubblica prevede la perdita della cittadinanza se non per rinuncia volontaria formalmente espresso in presenza di un funzionario istituzionale, condizione inesistente nella maggior parte dei casi dell’acquisto di cittadinanza dello Stato ospitante, una condizione sine qua non in alune situazioni, per poter trovare impiego.
In conclusione, INSIEME, il Movimento da me presieduto,lottera’ con tutte le sue forze per salvaguardare i diritti del cittadino italiano, sanciti dalla Costituzione, per conservare questi diritti a prescidere dalla sua scelta di residenza, sia essa in territorio nazionale o all’estero; che per scelta di residenza deve pagare le tasse alla pari dei cittadini del paese di residenza, cosi come, nel caso degli USA, gli americani residenti in Italia le pagano allo stato italiano, una legge di reciprocita’.
Ma per quanto riguarda la carta di Codice Fiscale la carta fornita agli italiani iscritti all’AIRE deve anche essa contenere il codice che da diritto all’assistenza sanitaria, perche’ chi nasce italiano, vuole ed ha diritto di ricevere assistenza e come costituzionalmente garantito,vivere e morire da italiano.
Ghiudo dando un caloroso benvenuto a Washington DC alla Signora Dott.ssa Federica Mogherini, Ministro degli Affari Esteri, ed alla Signora Dott.ssa Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati in occasione della loro prossima visita annunziata per la Capitale degli Stati Uniti.
Viva l’Italia,
Viva gli Stati Uniti
Viva la Pace ed Armonia nel Mondo Intero

Melo Cicala, Presidente, Comites di Washington DC
INSIEMEpergliitaliani.com

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