Roma, una città  a misura di Marino

Sarebbe dovuta diventare una città a misura di bambino, ma per adesso è solo una città a misura di Marino. Ed infatti il sindaco di Roma può permettersi il lusso di girare in bicicletta. Non ha fretta. Non è costretto a servirsi dei mezzi pubblici e in particolare della metro più lenta del mondo. E segnatamente della metro B, la maggior parte dei convogli della quale, sono in condizioni pietose, maleodoranti e privi di aria condizionata. Ma pazienza se passassero di frequente e non alla distanza di otto minuti, che diventano sedici nei momenti in cui sono strapieni ed è impossibile entrarvi. “Non posso prenderla”, mi ha detto una signora “sto facendo chemioterapia, rischierei di sentirmi male”. Il sindaco non è costretto ad attraversare il larghissimo marciapiede esterno della stazione di Ponte Mammolo (uno dei tanti), marciapiede per modo di dire giacché i piedi uno non sa dove farli marciare, essendo ricoperto totalmente da lenzuola matrimoniali pieni zeppi di cianfrusaglie. Verrà il tempo delle elezioni, e verrà un altro signore e prometterà una città a misura d’angelo, una città paradisiaca, e la gente ci cascherà, come ci sono cascato io, e voterà per lui, e poi ne verrà un altro e prometterà una città… in realtà a misura di cretino, come il sottoscritto che ci casca sempre.
Carmelo Dini

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy