L’atrofia muscolare si può combattere con i pomodori. A rivelarlo è un team di ricercatori americani dell’Università dell’Iowa in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Biological Chemistry che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene opportuno divulgare nella costante attività informativa a tutela della salute.
L’atrofia muscolare è una condizione debilitante causata – oltre che dall’invecchiamento – anche da diverse patologie come malattie cardiache, cancro o lesioni ortopediche. Colpisce normalmente le persone oltre i sessanta anni, provocando nei pazienti un forte senso di debolezza e di stanchezza, tali da comprometterne le normali attività quotidiane.
Attualmente non esiste ancora una terapia efficace. I ricercatori americani si sono così concentrati nella ricerca di una sostanza che potesse migliorare la qualità della vita delle persone colpite da atrofia muscolare ed avrebbero individuato nella tomatina (una sostanza largamente presente nei pomodori verdi e nelle foglie) l’agente terapeutico in grado di contrastare efficacemente questa condizione tanto debilitante.
In passato, già altri studi avevano rivelato come la tomatina fosse in grado di combattere il colesterolo e alcuni tipi di tumori. Gli scienziati americani sono giunti a tale risultato dopo aver testato gli effetti della sostanza sul muscolo scheletrico. E i risultati sono stati incoraggianti: in un primo momento hanno infatti scoperto che la tomatina stimola le crescita delle cellule muscolari, successivamente hanno potuto constatare come i topi da laboratorio ai quali era stata aggiunta tale sostanza nella dieta avevano sviluppato più muscoli, più forza e maggiore resistenza rispetto a quelli che non avevano assunto nessun supplemento di tomatina.
Ma la vera scoperta è che la sostanza si sia rivelata in grado di prevenire e curare l’atrofia muscolare. Sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare i risultati, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo muscolare negli esseri umani, questa ricerca ha suggerito una nuova strategia terapeutica per l’atrofia muscolare del tutto naturale.
Lecce, 1 maggio 2014
Giovanni D’AGATA