Palermo, 13 apr. 2014. Il presidente della Regione lancia a tutte le forze
politiche, alle forze sociali, al mondo del volontariato, la politica del
dialogo aperto a tutti al di là delle appartenenze, per portare avanti le
grandi riforme che possono salvare la Sicilia. Partendo dal dl pagamenti, dalle
variazioni di bilancio, dalla legge per lo sviluppo, per la semplificazione
amministrativa, il testo unico per le attività produttive e la legge per i
testimoni di giustizia. “Su questi punti – afferma Crocetta – il governo è
intenzionato ad andare avanti e se tali provvedimenti non dovessero essere
approvati, si rischiano migliaia di licenziamenti e imprese che falliscono.
Impediremo il degrado della Sicilia, gli interessi della regione non possono
essere schiacciati da quelli dei partiti e delle correnti, in una guerra
infinita che non aiuta nessuno. Non è questo il momento delle divisioni, –
continua il presidente – ma della grande unità. Per questo lancio il patto per
la Sicilia per lo sviluppo, la legalità, il lavoro, il risanamento. Un patto
aperto a tutti, agli uomini di buona volontà, senza usare i classici linguaggi
del politichese. A chi pensa invece di poter proseguire bloccando il
cambiamento e le riforme, dico che, qualora il clima non dovesse rasserenarsi,
il governo non avrà altra scelta che porre la fiducia sui provvedimenti che
presenta in aula traendone tutte le conclusioni possibili. Mi sono candidato
presidente per portare avanti la rivoluzione e non per vivacchiare giorno per
giorno e con lo spirito massimo di dialogo con tutti, con la consapevolezza di
chi vuole salvare la Sicilia, ho intenzione di continuare la mia battaglia. Ma
non è permesso a nessuno di giocare contro gli interessi della Sicilia, dei
siciliani che non ne possono più, dei disoccupati che affollano le piazze e
adesso anche le chiese. Se questo senso di responsabilità non dovesse
prevalere, – conclude Crocetta – ne trarremo tutti le necessarie conseguenze”.
Il presidente della Regione Siciliana
Rosario Crocetta