Milano. “Racconto un amore mai finito e mai iniziato, fatto di grande passione e di grande paura. Ho il concetto che la paura spegne l’amore che invece dovrebbe essere vissuto senza avere mai paura. Impara a soffrire per amore perché ti fa capire quanto sei forte; l’amore ti spoglia, ti fa sentire nudo, quando ti innamori ti ammali, e non difenderti mai dall’amore che va invece frequentato perché è la vita, l’amicizia, i concerti, studiare, vivere”.
Biagio Antonacci ha sintetizzato così “L’amore comporta”, il suo nuovo album in uscita martedì 8 aprile, con tredici brani inediti scritti da lui stesso ad eccezione di “Le veterane” che porta la firma di Paolo Conte.
“Gli ho chiesto una canzone e non mi aspettavo che accettasse – ha rivelato – Lui è un cantautore molto diffidente ma questa volta si è incuriosito. È la prima volta che canto una canzone non mia. Mi ha chiamato e mi ha detto che la canzone era pronta; sono andato in studio e mi sono trovato a sognare di essere Paolo Conte fra qualche anno: mi ha fatto ascoltare la canzone e mi sono emozionato con lui vicino; è davvero un bel regalo, un trofeo vero che la vita mi ha voluto regalare”.
Il disco evidenzia, sin dai primi brani, un particolare raggiungimento di consapevolezza e maturità da parte dell’artista che, con una spontaneità quasi disarmante, fotografa l’evolversi delle relazioni e degli stati d’animo, rivelando al contempo un’estrema profondità e necessità di affrontare le varie sfaccettature dei rapporti.
Una canzone dell’album porta il titolo “Barbara”, una delle donne cantate da Antonacci.
“Purtroppo le donne non le ho mai capite fino in fondo e non vorrei mai capirle perché il loro mondo è affascinante – ha detto – La donna è sempre stata l’ispiratrice delle mie canzoni. Prima avevo un pubblico femminile e ci rimanevo male perchè scrivevo cose importanti ma oggi sono fiero perché mi ha fatto diventare quello che sono; l’uomo segue delle mode, la donna ti porta alla famiglia. Barbara è una donna fra i 20 e 30 anni che ha studiato, si è laureata e ha capito quanto è importante essere indipendente, non dire grazie mai a nessuno, e scopre di essere una donna al centro della sua vita”.
L’album si chiude con “Libera”, particolarmente ispirata.
“L’inizio dell’amore è l’avvicinamento a fare cose belle e meno belle – ha sostenuto – L’ideale in amore è registrarsi e rivedersi dopo un anno; il problema é l’allontanamento, non bisogna essere dolorosi e violenti, soprattutto con violenze da parte degli uomini sulle donne, perchè l’errore è stressarla quando lei vuole chiudere, occorre lasciatela libera perchè torna se vuole tornare”.
Antonacci è un cantautore atipico che non ha mai studiato musica.
“Cantavo fin da piccolo, da solo, per conto mio, non ho mai studiato musica nè canto – ha confidato – Sono un autodidatta, batterista, bassista, chitarrista a modo mio e non ho la tecnica. Sognavo in grande e non andavo in discoteca, non mi stordivo, non mi drogavo, non ero bigotto: ora sono più spensierato e bevo qualche birra in più. I talent sono una preparazione, una scuola, l’inizio, ma fuori bisogna fare gavetta per essere cantanti”.
Biagio Antonacci torna dal vivo con “Palco Antonacci”.
“Sarò il 24 maggio a Bari, la città di mio padre che di lì è partito per venire a Milano a cercare lavoro e dove sarò il 31 maggio nel giorno dei miei cinquant’anni – ha ricordato – A Bari avrò ospiti Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Alessandra Amoroso, mentre a Milano incontro Eros Ramazzotti e Laura Pausini”.
Franco Gigante