Papa Francesco ha affermato: “L'immagine di Dio è la coppia matrimoniale: l'uomo e la donna… L'alleanza di Dio con noi è lì rappresentata in quell'alleanza tra l'uomo e la donna. E questo è molto bello”. La stessa cosa scriveva Benedetto XVI nella Deus caritas: “All'immagine del Dio monoteistico risponde il matrimonio monogamico. Il matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa l'icona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa”. Bisognerebbe dedurne che due persone che vivono assieme, pur amandosi profondamente sono un po’ meno immagine di Dio e quindi un po’ meno uomini. Benedetto XVI, infatti, che non era cauto come il suo successore, in un discorso a Verona (19 ottobre 2006) parlò di “forme deboli e deviate di amore”. Nella Genesi, però, è scritto: “Facciamo l’uomo a norma della nostra immagine, come nostra somiglianza” (Gn 1, 26). Non c’è scritto: “Facciamo la coppia matrimoniale, l’uomo e la donna, a nostra immagine”. Non è il matrimonio che fa rassomigliare l’uomo a Dio, ma l’amore. Un uomo e una donna sposati che si odiano non somigliano a Dio. Una coppia che si ama profondamente somiglia a Dio, anche se non è sposata, anche se è costituta da persone dello stesso sesso. Dio è amore, ed è quindi l’amore che ci rende a immagine di Dio.
Elisa Merlo