In seguito alla recente inchiesta giudiziaria che ha scosso il Comune di Catanzaro, il deputato M5S Paolo Parentela ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano, per «l'invio della commissione d'Accesso o la rimozione o sospensione» degli amministratori coinvolti.
La procura di Catanzaro ipotizza reati di concussione, corruzione, peculato, distruzione di un atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità. Tra gli indagati il sindaco Sergio Abramo, l'assessore regionale Domenico Tallini, gli assessori Massimo Lomonaco e Stefania Lo Giudice, il consigliere comunale delegato all'urbanistica Carlo Nisticò, il dirigente Giuseppe Cardamone, il vigile urbano Rocco Cristallo e l'architetto Paola Barbuto.
Parentela commenta: «Il clientelismo è dominante a Catanzaro, città in cui è noto il condizionamento di massoni e politici deviati sulle attività pubbliche. Il parlamentare Cinque Stelle prosegue: «Si deve vincere l’omertà che ha distrutto la nostra bellissima terra. Non dobbiamo emigrare rassegnati, ma resistere e lottare».
Secondo il deputato del Movimento Cinque Stelle «esiste un modello Catanzaro in cui il potere s’impone fuori della democrazia come nelle altre città calabresi». «Il dramma vero – sottolinea il giovane parlamentare – è che da sempre votiamo i responsabili del male, spesso in cambio di un certificato anagrafico».
Parentela conclude: «Occorre dare il proprio piccolo contributo per il bene della collettività. Questo è il vero cambiamento, politico e soprattutto culturale».
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Paolo Parentela
Portavoce alla Camera dei Deputati
Eletto nella Circoscrizione Calabria
Membro della XIII Commissione Agricoltura
Nome Skype: aliender1983
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