Venerdì 14 marzo Nada torna con “Occupo poco spazio”

Milano. Si intitola “Occupo poco spazio” il nuovo album di Nada in uscita il 14 marzo con dieci canzoni scritte dalla stessa artista.

Si annuncia come il disco italiano più coraggioso ed affascinante che si ascolterà quest'anno, perché Nada non è più quella di “Ma che freddo fa”, “Pa diglielo a ma”, ma già da tempo.

Il disco racconta di storie piccole e grandi, di amori silenziosi, di solitudini, di scelte di vita difficili in un mondo che sembra aver dimenticato il significato più vero della parola anima.

“Evidenzio i nostri anni, per l’ultima volta come un funerale, perché dopo la morte c’é sempre una rinascita – sostiene Nada nel brano “L'ultima festa” – La speranza è di liberarci delle cose che non vanno, sono fotografie dei nostri giorni, racconti del mondo, uno sguardo sul presente”.

Suonato in presa diretta da una piccola orchestra di musicisti fra i più apprezzati nel panorama indipendente italiano.

“È un particolare non trascurabile rispetto ai miei precedenti lavori, con sonorità intense, arrangiamenti pensati ad hoc per un’orchestra – ha svelato l’artista – Ho voluto dei suoni che interagissero con le canzoni, dal rock al punk e al classico, un ‘summa’ di tutto quello che ho fatto in tutti questi anni”.

“Occupo poco spazio” è anche il titolo di una canzone dell’album.

“Sono consapevole di occupare poco spazio in un mondo pieno di cose, ma è uno spazio importante, la via dove nascono le mie idee”.

Un brano dell’album si intitola “La terrorista”.

“Naturalmente é una metafora – ha osservato – Il classico scambio di persona quando la diversità viene vista con paura, fuori dagli schemi e dalle regole: si sente una donna persa, con momenti di difficoltà, soprattutto all’aeroporto vestita con abiti non convenzionali”.

Già capitolo fondamentale nella discografia dell'artista livornese, “Occupo poco spazio” contiene dentro il suo guscio stilisticamente elegante un'energica anima punk che dà vita ad un pop colto e graffiante che sicuramente lascerà il segno nell'ascoltatore.

“Una storia d’amore che inizia e finisce per cambiare la propria vita – ha puntualizzato a proposito di “Questa vita cambierà” – Per riuscire a cambiare la vita bisogna diventare padroni di noi sessi, senza appoggiarsi a qualcuno. in “Gente così” una donna si innamora dell’uomo sbagliato, per gli altri, ma non per lei che lo ama, che la capisce, che quando parla declama poesie. É un uomo particolare, questo sì, nello stile della diversità che non rientra nei canoni”.

Proseguendo nel suo originale percorso creativo tra canzone d'autore, rock'n'roll e letteratura, Nada ha creato infatti un'opera di grande intensità, in cui il richiamo alla tradizione musicale italiana (su tutti Piero Ciampi) si fonde allo spirito libero che la contraddistingue.

“Augurare un bene è un gesto d’amore enorme verso qualcuno che si perde – ha spiegato in “Auguri – L’amore è così grande nonostante si allontani, ma l’amore vero è quello che va al di là del rapporto uomo donna, magari verso un figlio, un amico, un sentimento davvero profondo”.

“Sulle rive del fiume” si lavano i dolori.

“Sono quelli che tutti abbiamo, dalla vita, da quello che succede nel mondo, agli altri – ha fatto notare – Il fiume è la vita che scorre con le cose più drammatiche”.

Il 22 marzo Nada inizia una tournèe nei teatri e nei club per poi continuare in estate in spazi all’aperto.

Franco Gigante

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