(ECPAT), 8 Marzo. Nella giornata della Festa della donna, ECPAT Italia plaude al premio “Soroptimist club Valle d’Aosta” vinto dalla dottoressa e vice presidente di ECPAT Cambogia, Mak Ravieng. “Benvenuta in Italia per ritirare il premio internazionale dell'8 marzo, Ravieng. Il fatto che tu sia stata nominata fra le 4 donne dell'anno da una giuria internazionale ci riempie di orgoglio. Hai avuto il coraggio di sognare ad alta voce e noi il privilegio di aiutarti a dare corpo a quei sogni. Grazie.” Queste le parole del presidente di ECPAT Italia, Marco Scarpati, alla notizia del premio, che riconosce il lavoro e l’impegno quotidiano della bambina cambogiana divenuta dottoressa accanto ai bambini.
PREMIO. “E’ stata un’emozione grandissima ricevere questo premio. Poteva essere dato a tante altre persone, ma il fatto di aver scelto mi conferma l’importanza del mio lavoro e e il valore che questo ha per i bambini.” Queste le parole di Mak Ravieng durante la consegna del premio Soroptmist avvenuta ieri sera presso il Teatro Splendor di Aosta durante l’evento “Premio Donna dell’anno” promosso dal Consiglio Valle in collaborazione con il “Soroptimist Club Valle d'Aosta” e con il patrocinio della Camera dei deputati e del Ministero degli affari esteri. Il premio di 2.500 euro offerto dal “Soroptimist club” evidenzia un'esperienza in cui sono i bambini, i più indifesi, ad essere al centro dell'interesse. Mak Ravieng lavora sia per la scolarizzazione di questi bambini sia per difendere i loro diritti a fronte di una realtà come quello del turismo sessuale, purtroppo ancora presente in quella zona del mondo. Così spiega la presidente del Soroptimist, Margherita Traini Garzino alla motivazione della scelta di Mak Ravieng.
MAK RAVIENG. Da orfana a dottoressa, da bambina sostenuta a presidente di un'organizzazione che garantisce a più di 1000 bambini cibo, istruzione e cure sanitarie, attraverso il progetto di Sostegno a Distanza sostenuto da ECPAT-Italia. Oggi Mak Ravieng è una donna di 34 anni è vice presidente di ECPAT Cambogia. Il suo impegno quotidiano è accanto ai bambini sostenuti, il suo obiettivo è offrire loro la possibilità di realizzarsi, come è accaduto a lei. Ogni giorno li aiuta a diventare professionisti, medici, parrucchieri, meccanici, li aiuta a ricevere un’istruzione, insegna loro a conoscere il problema dello sfruttamento sessuale, tanto da essere in grado di riconoscere il pericolo.
IL PROGETTO DI SOSTENGO A DISTANZA DI ECPAT. La sua è una bella storia, che parte da un orfanotrofio dove ricorda che non c’era abbastanza cibo per tutti e che i bambini non potevano andare a scuola. Poi qualcosa è cambiato, qualcuno ha deciso di credere in lei e di aiutarla. E’diventata medico e oggi dopo l’incontro con Marco Scarpati, gestisce il progetto di sostegno a distanza di ECPAT Italia, a Phnom Penh, in Cambogia. Nato nel 2006, il progetto ha coinvolto oltre 3000 bambini. L’obiettivo è quello di garantire, non solo un percorso scolastico ai bambini,ma anche quello di fornire loro beni di prima necessità come cibo, vestiario, cure mediche e un aiuto economico alle famiglie.
I RISULTATI. A Phnom Penh sono 7 i centri che ECPAT-Italia sostiene e che ogni giorno garantiscono percorsi scolastici. Il 90% dei minori sostenuti ha portato a termine la scuola con successo. Tra il 2012 e il 2013, grazie ai sostenitori Italiani, tutti i bambini hanno potuto frequentare la scuola, ricevere cure mediche e aiuti economici per le proprie famiglie in stato di bisogno.
Per maggiori informazioni
Serena Benedetti
