IL PUNTO di Marco Zacchera n. 482 del 8 marzo 2014

IL PUNTO di Marco Zacchera n. 482 del 8 marzo 2014
SOMMARIO:– BUFALE ELETTORALI – BANCHE – AFFARI ESTERI: RISPUNTA BERLUSCONI –
TAR E LEGITTIMAZIONE DEMOCRATICA – PANSA – MIRELLA CRISTINA A VERBANIA

Il miglior augurio alle Donne per l’8 marzo è che questa data continui ad
avere significato anche il 9, il 10, l’11 marzo e così via perché non serve
festeggiare ma rispettarle sul serio. Tutto l’anno.

RIFORMA ELETTORALE: DAL PORCELLO ALLA BUFALA
Così com’è scritta oggi la riforma elettorale trasformerà il prossimo
parlamento (o almeno la Camera) da una assemblea di nominati con liste bloccate
a una di capilistini bloccati. Anziché eleggere un certo numero di eletti da
una lista di partito verranno infatti eletti di solito solo e soltanto i primi
in lista di ciascun collegio elettorale in cui sarà divisa l’Italia, ma senza
possibilità per i cittadini di scegliersi con la preferenza – sia pure anche
solo in una mini-lista – il candidato che gradiscono. Irrisolta anche la
questione del genere se non ci sarà un obbligo a indicare almeno un terzo di
donne tra i capilista di ogni regione.
Circa le percentuali minime dei partiti per avere ingresso alla Camera e i
“premi di coalizione” non si tiene conto dei rilievi della Corte Costituzionale
e quindi quasi tutta la nuova legge non osserva le condizioni che hanno portato
alla bocciatura del “PORCELLUM”..
Il testo finale della legge rischia insomma di essere solo l’effetto del
perverso accordo Renzi-Berlusconi dove entrambi i due leader vogliono
fortissimamente controllarsi tutti i loro eletti.
E’ così fumo negli occhi litigare (a parole) per percentuali e seggi visto che
il nocciolo della questione è voler continuare a tenersi in mano il pallino da
parte dei leader.
Altro che “riforma epocale”!

BANCHE
Mettiamola così: al netto delle chiacchiere non ci sarà ripresa in Italia se
alle imprese serie non si darà la possibilità di investire. Eppure, ancora
questa settimana, seguendo professionalmente una piccola impresa in espansione
e con imprenditori assolutamente seri, per avere qualche decina di migliaia di
euro da spendere in investimenti mi è stato chiesto da alcune banche: a) di far
depositare ai genitori dell’imprenditore una somma in titoli pari al credito
concesso, b) mettere a disposizione il patrimonio immobiliare del titolare. A
quel punto viene “offerto” un fido sul c/corrente per eventuali esposizioni a
un tasso di circa il 10% annuo (il 15% per sconfinamenti) e di circa il 5%
variabile per un finanziamento a medio termine destinato all’acquisto delle
nuove attrezzature e macchinari In queste condizioni come è mai possibile
pensare di riavviare la macchina produttiva del paese? A cosa serve che la BCE
indichi un “euribor” semestrale allo 0,3 % se poi lo spread (il margine di
guadagno) che ci viene posto sopra dal sistema bancario italiano è 15- 20 volte
tanto?

ESTERI: CRIMEA, LIBIA, VENEZUELA, INDIA… E BERLUSCONI
Non cercate di capire una posizione italiana precisa sulla Crimea o sul
Venezuela perché non c’è, ma a pagina 45 (!) del Corriere della Sera del 6
marzo forse avete notato una lettera della neo-ministro Federica Mogherini che
ci illustra cosa ne pensa della situazione in Libia.
Se avesse scritto (o fatto scrivere) qualcosa di nuovo avrebbe meritato la
prima pagina, ma il compitino si limita a sottolineare la necessità di pace,
pacificazione, accordi tra gli stessi libici ecc.ecc. ovvero le solite cose
scontate e prive di qualsiasi concretezza. Non potendo cestinare – vista la
presunta importanza della firma – il “Corrierone” ha quindi pubblicato, ma in
taglio basso e nelle pagine minori.
Leggere le solite frase melense, gli auspici e le speranze lasciano
esattamente il tempo che trovano mentre vorremmo invece capire se e come il
nostro governo difenderà o meno gli interessi italiani in LIBIA, con chi e con
quale fazione in campo. Sarebbe anche utile capire quali istruzioni abbia avuto
il nostro ambasciatore a Caracas visto che in VENEZUELA continua l’insurrezione
popolare contro Maduro (che sta in piedi solo grazie all’appoggio cubano) dopo
il leader “bolivariano” ha distrutto o confiscato – impunito – i beni di tanti
italiani. Il Ministero degli Esteri di un paese serio dovrebbe avere una
propria posizione più chiara, autorevole e decisa, ma – almeno per ora – su
questo piano il governo italiano proprio non c’è.
Lo hanno capito anche gli indiani che non solo non restituiscono i nostri due
soldati ma alzano il tiro e si permettono di sparacchiare adesso anche minacce,
l’ultima di non partecipare ad EXPO 2015. Si attende (invano) una qualche
ritorsione diplomatica dalla Farnesina. Di stamani la notizia che la ministro
Mogherini ha però diffuso su twitter un suo messaggio “ Noi siamo con i
marò!”…chissà che paura avranno avuto a New Delhi !
E pensare che un interlocutore serio per discutere sul futuro della Crimea con
Putin in Italia ce l’avremmo e si chiama – piaccia o no – SILVIO BERLUSCONI.
Gli americani lo sanno (e non è un caso che l’ex premier sia andato a pranzo
con il loro ambasciatore tre giorni fa e che John Kerry fosse proprio a Roma in
questi giorni) ma in Italia questo dà fastidio e quindi non bisogna dirlo,
anzi, evitiamo che Silvio lasci anche solo per due giorni il paese perché se
poi contribuisse davvero a risolvere la crisi ucraina sai che smacco per certi
giudici milanesi…

TAR PIEMONTE E LA “LEGITTIMAZIONE DEMOCRATICA”
Quando sento parlare di “legittimazione democratica” mi vengono in mente le
infuocate assemblee studentesche da cui cercavano invano di buttarmi fuori
perché – nonostante fossi stato votato dai miei compagni di scuola – secondo
quelli del Movimento studentesco io non avevo appunto “legittimazione
democratica”.(ovvero secondo loro ero fascista, forse anche solo perché la
pensavo diversamente e, a differenza di molti, certo non stavo zitto).
D'altronde l’Europa era allora piena di “Repubbliche democratiche e popolari”
di sovietica memoria che sono finite come si sa.
A distanza di tanti anni proprio le stesse parole le leggo in una pronuncia di
giovedì del TAR del Piemonte che chiede di procedere a far votare i piemontesi
per le elezioni regionali anticipate perché se si aspettasse la pronuncia della
Cassazione “Si terrebbero in vita organi elettivi privi allo stato di ogni
legittimazione democratica.” (ANSA del 7.3.2014)
Ma questo è mostruoso ed aberrante, oltre che ridicolo: “legittimazione
democratica”? Ma sono stati proprio alcuni invisibili giudici del TAR eletti da
nessuno, semmai, ad aver negato con una loro sentenza tutta “politica”la
legittimazione democratica alla maggioranza dei circa 4 milioni di piemontesi
che vollero Cota come loro presidente! Già, perché è stato proprio lo stesso
TAR a cancellare quei 27.000 voti regolarmente espressi per irregolarità nella
presentazione della lista “Pensionati per Cota” annullando – inaudito! – non
solo il voto di lista, ma anche quelli per la presidenza.
In ogni regolamento elettorale è scritto che si deve sempre cercare di
interpretare la volontà degli elettori e per chi mai avrebbero voluto votare a
presidente del Piemonte quelli che hanno votato una lista denominata
“Pensionati per Cota?” E se quella lista era irregolare era colpa degli
elettori che l’hanno votata essendosela trovata sulla scheda o – piuttosto –
anche di quei Magistrati che l’avevano ammessa? Un controllo sulle firme, anche
solo a campione, si poteva fare in mezz’ora!
E adesso addirittura il TAR – accogliendo una richiesta del M5S – vuole che si
fissino le elezioni ancora prima della sentenza definitiva della Cassazione “
Perché altrimenti si rischia di finire la legislatura regionale vanificando di
fatto la sentenza.” Scusate, ma è colpa di Cota se proprio lo stesso TAR
Piemonte ha impiegato ben 4 anni per decidere in primo grado?

PANSA, OSSOLA E INVERNA
Come già ricordato sui numeri scorsi è uscito edito da Rizzoli il nuovo volume
di Gianpaolo Pansa “Bella Ciao – Controstoria della Resistenza” cui ho potuto
collaborare al capitolo dedicato alla Repubblica dell’Ossola.
Un volume che consiglio davvero anche ai miei lettori perché seriamente e con
molta documentazione ricostruisce fatti ed episodi legati alla guerra civile
che una visione retorica “ufficiale” dimentica o nasconde. E’ appunto il caso
dell’ esperienza ossolana sulla cui nascita scrissi una tesina universitaria
nel 2004 (mai smentita da nessuno) in cui spiegavo e documentavo come fu una
scelta presa dai partigiani cattolici ed anticomunisti, d’intesa con il locale
comando fascista, proprio ai danni delle bande Garibaldi e per tutelare la
popolazione civile.
Poiché in molti me l’hanno richiesta confermo che chi volesse leggerla può
richiedermela e volentieri gliela invierò via mail. Con l’occasione ricordo che
dell’argomento si parla anche nel mio libro INVERNA che pure metto
gratuitamente a disposizione dei lettori. In questo caso prego inviarmi anche
un indirizzo postale dove spedire il volume.

ELEZIONI A VERBANIA: MIRELLA CRISTINA
Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia ed Indipendenti per Verbania hanno
indicato nell’avv. MIRELLA CRISTINA il candidato a sindaco del centro-destra
per le prossime elezioni comunali. Trovo positiva questa decisione perché si è
scelta una persona valida e professionalmente affermata che è nata, crescita,
vive e lavora a Verbania, oltre ad essere completamente al di fuori di quelle
che sono state le polemiche relative alla mia amministrazione e con parte della
mia ex giunta.
L’avv. Mirella Cristina è stata eletta difensore civico a Verbania dal 2001 al
2009.
Non più rieleggibile al terzo mandato per statuto comunale è ora consigliera
di parità a livello provinciale (ovvero tutela uomini e donne che subiscono
disparità nel mondo del lavoro) e quindi conosce bene i problemi delle persone
e della nostra città.

UN SALUTO A TUTTI
! Marco Zacchera

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