IL PUNTO di Marco Zacchera n. 481 del 1 marzo 2014
SOMMARIO:– RENZI – ROMA CAPITALE – IL DUCE GRILLO – PANSA, OSSOLA E “INVERNA” – VENEZUELA – VERBANIA: SONDAGGI E (finalmente) NOVITA’ NEL CENTRO-DESTRA.
RENZI: TROPPE PROMESSE
Fossimo nei panni di Matteo Renzi prima di lasciarci andare continuamente a fare troppe promesse terremmo un po’ di più i piedi per terra. Va bene puntare sull’entusiasmo, ma dire che si taglierà del 30% l’IRAP, che si aumenteranno gli stipendi di 600 euro in media l’anno grazie al taglio del fisco è un’ottima tecnica per gustare gli applausi (così come sostenere che in 15 giorni sarà pronto un piano per moltiplicare il lavoro) poi però gli applausi passano e le cose bisogna farle. Soprattutto spiegando bene agli italiani come trovare i mezzi senza aumentare le tasse. Ribadisco che non sarebbe corretto giudicare Renzi prima che si confronti con i fatti, ma forse un taglio di maggior concretezza non sarebbe male visto che i nodi verranno comunque presto al pettine e mi auguro che la gente abbia buona memoria.
Nel frattempo è arrivata l’abbondante infornata dei sottosegretari (44) con nove vice-ministri. Conoscendo diversi nomi ho l’impressione che spesso le competenze non siano eccelse per ricoprire il loro ruolo e che la mongolfiera del governo rischierà presto di afflosciarsi. Soprattutto alcune “new entry” non mi sembrano proprio in grado di marcare quel cambiamento – per esempio nei riguardi della burocrazia – che sarebbe il primo passo necessario per ogni riforma: l’autorevolezza nei confronti dei boiardi di stato che hanno fatto il loro nido in ogni spazio possibile non cresce dal nulla.
Intanto comunque vento in poppa a Renzi soprattutto nei giudizi del mondo dell’informazione che – con pochissime eccezioni – opera un quotidiano “lecchinaggio” a tutto spiano. Un esempio? Si titola “Il Fondo Monetario Internazionale approva Renzi” Poi vai a leggere e scopri che il FMI dice solo che è giusto tagliare le tasse per rilanciare il lavoro, ma COME lo possa fare il nuovo governo, appunto, se lo chiedono anche loro.
ROMA CAPITALE
Spiegatemi perché i comuni d’Italia devono tutti tirare la cinghia bloccati dal patto di stabilità (nonostante magari siano virtuosi grazie alle tasse pagate dai propri cittadini, per risparmi dolorosi o per una buona organizzazione dei servizi) e comunque non possono accendere mutui mentre il comune di Roma può invece splafonare di 100 milioni al mese regolarmente coperti poi dallo stato, come l’ultimo decreto (primo di Renzi) con una “paghetta” di 570 milioni.
Se al sindaco Marino le cose vanno così male, perché ha recentemente concluso un concorso per assumere 1.950 nuovi dipendenti? Non ne bastavano oltre 60.000 (sessantamila!) ? E perché le 53 farmacie comunali romane non possono essere cedute ai privati se – incredibile! – riescono perfino a perdere soldi?
La colpa è sempre dei predecessori, ma intanto Roma è un colabrodo, brucia ricchezze, spreca i soldi…e gli altri pagano. Bel sistema!
IL NUOVO DUCE
Giudico disgustoso l’atteggiamento di Beppe Grillo che ha fatto espellere 4 senatori dal suo gruppo solo per aver osato criticarlo nel suo scomposto (e maleducato) show in occasione dell’incontro con Renzi. Persone che non avevano fatto né detto nulla “contro” il Movimento ma solo avanzato riserve sulla dialettica usata dal Kapo in quell’incontro ufficiale. Logica la successiva emorragia di parlamentari alcuni dei quali – va detto – non hanno cambiato casacca ma si sono spontaneamente dimessi dal Parlamento dimostrandosi così persone assolutamente per bene e al di sopra di ogni interesse economico personale.
Ma se un qualsiasi esponente del M5S solo perché osa criticare il Kapo va immediatamente espulso, i 5 Stelle sono un partito o una caserma? E’ questa le democrazia e la libertà che vorrebbe Grillo per l’Italia, visto le regole che fa applicare in modo dittatoriale nel suo movimento?. Il suo è un atteggiamento arrogante e fazioso, da despota più che da comico, ma soprattutto da perdente. Credo che moltissimi all’interno dei 5 Stelle e tra i suoi potenziali elettori comincino ad avere dei seri dubbi non solo sulla credibilità personale di Grillo , ma anche sui suoi metodi.
PANSA, OSSOLA E INVERNA
Come ho scritto sul numero scorso è uscito edito da Rizzoli il nuovo volume di Gianpaolo Pansa “Bella Ciao – Controstoria della Resistenza” cui ho potuto collaborare al capitolo dedicato alla Repubblica dell’Ossola.
Un volume che consiglio davvero anche ai miei lettori perché seriamente e con molta documentazione ricostruisce fatti ed episodi legati alla guerra civile che una visione retorica “ufficiale” dimentica o nasconde. E’ appunto il caso dell’ esperienza ossolana sulla cui nascita scrissi una tesina universitaria nel 2004 (mai smentita da nessuno) in cui spiegavo e documentavo come fu una scelta presa dai partigiani cattolici ed anticomunisti, d’intesa con il locale comando fascista, proprio ai danni delle bande Garibaldi e per tutelare la popolazione civile.
Chi volesse leggerla può richiedermela e volentieri gliela invierò via mail.
Con l’occasione ricordo che dell’argomento si parla anche nel mio libro INVERNA che pure metto gratuitamente a disposizione dei lettori.
In questo caso prego inviarmi anche un indirizzo postale dove spedire il volume.
VENEZUELA
Ho ricevuto molti commenti dall’Italia e dallo stesso Venezuela al mio appello della scorsa settimana perché i media italiani si interessino di più di quanto sta avvenendo in quella terra dove il regime bolivariano del presidente Maduro sta distruggendo il paese.
Una nazione ricchissima nelle mani di un regime senza scrupoli che ha arrestato migliaia di oppositori, ucciso alcune decine di dimostranti nelle piazze di diverse città, cancella la stampa e chiude le TV che documentano le violenze della polizia.
Mentre la malavita uccide centinaia di persone ogni settimana Maduro si regge sempre di più solo sui suoi miliziani cubani per puntellare un regime che dopo la morte di Chavez è in agonia economica e con sempre meno consensi.
Drammatica è la situazione della grande comunità italiana che in parte è scappata dal paese rischiando di perdere tutto visto che molti beni e aziende sono state sequestrate o nazionalizzate nel disinteresse o nel silenzio forzato delle nostre autorità. Assurdo che l’Unione Europea, l’ONU e gli Stati americani non reagiscano, non protestino, facciano finta di non vedere. In allegato un semplice cartello apparso a Caracas e che tutti possono capire. Italia, dove sei?
ELEZIONI A VERBANIA: SONDAGGI E NOVITA
Sostenevo nelle settimane scorse che insistere su Marco Parachini come “candidato unico” a sindaco di Verbania avrebbe portato il centro-destra ad una brutta sconfitta alle prossime elezioni comunali e mi fa piacere che, probabilmente, si punti ora su di un’altra candidata.
D'altronde, come avevo accennato la scorsa settimana, un sondaggio effettuato a Verbania due settimane fa confermava questa tendenza.
Premesso che l’azienda rilevatrice è molto seria (centrò perfettamente le mie chanches elettorali nel 2009 con un margine di errore finale di solo lo 0.1 %) alla data del 18 febbraio, giorno del sondaggio, Parachini riscuoteva solo il 32,1% di giudizi positivi sul totale del campione, con indice di gradimento 5 e con solo il 25,4% dei verbanesi che intendevano votarlo rispetto al 41,1% che “si sentiva” di destra o centro-destra. (il campione segnalava il 19% di indecisi a livello generale).
Per fare un paragone Silvia Marchionini (candidata che ha vinto le primarie del centrosinistra) godeva di un voto positivo dal 57,7% del campione con un indice di gradimento 6,9. Tra l’altro dall’esame dei dati appariva probabile, come poi effettivamente è avvenuto, che soprattutto estendendosi la “base” dei votanti alle primarie del centro-sinistra avrebbe vinto la Marchionini rispetto a Diego Brignoli
Da notare, tornando al centro destra, che nei giorni immediatamente precedenti il sondaggio si era parlato anche della possibile candidatura dell’avv. MIRELLA CRISTINA, difensore civico a Verbania per 9 anni fino al 2009 ed attuale difensore civico provinciale, conosciuta peraltro – al momento della rilevazione demoscopia – solo dal 70% del campione e quindi molto meno di Parachini.
Il “voto” all’avv. Cristina era però già più alto di quello di Parachini.
Mi chiedo come certi dirigenti del centro-destra che hanno lanciato Parachini in autunno come “candidato unico” non si siano minimamente posti il problema di come la gente giudichi, a torto o ragione, i possibili candidati.
Se l’essermi sgolato per mesi a sostenere che le cose non quadravano porterà a qualche risultato ne sarò solo contento, soprattutto perché anche i dati demoscopici dimostrano la superficialità e l’arroganza di certe persone .
Alla stessa stregua mi ha fatto personalmente piacere constatare (la seconda parte del sondaggio era sulla mia persona) che la maggioranza dei verbanesi continua a stimarmi favorevolmente e che il mio “l’indice di reputazione” personale è più alto di tutti i candidati oggi in lizza e con un indice il 50% più alto di Marco Parachini.
Il tutto – lo ricordo – quando ancora non sono pubbliche le vicende legate alle mie dimissioni e le relative responsabilità.
UN SALUTO A TUTTI !
Marco Zacchera