Miti e Tradizioni nella Terra delle Gravine con il Carnevale di Castellaneta

Castellaneta. Dopo il successo della prima sfilata con coriandoli, colori sgargianti e musiche pazzesche, il Carnevale di Castellaneta, organizzato dall’associazione Carnevale degli Alunni, entra nel vivo per la gioia di grandi e piccini con il secondo corso mascherato di domenica 2 marzo aperto dalla maschera di carattere tutta castellanetana Peucezio Sbadiglione creata dall’artista Vito Addabbo, con gruppi mascherati, maschere libere e i carri allegorici che sfileranno per le vie della città, partendo alle ore 10:00 dai portici di parco Valentino in via San Francesco per arrivare alla piazza antistante il municipio alle ore 13:00.

“Miti e Tradizioni nella Terra delle Gravine” è il tema scelto per questa dodicesima edizione con i quattro carri allegorici interamente realizzati a Castellaneta sui bozzetti creati da Luigia Bressan e dal maestro Rocco Castellano, sotto l’abile regia del direttore artistico Antonio Lazzaro.

Il corso mascherato è aperto dal carro “Riflesso della nostra bellezza” animato dalla Scuola Obsession Dance con abiti ispirati agli anni venti e trenta in cui andava di moda il charleston e Rodolfo Valentino, dalla scuola primaria Pascoli che si è ispirata ai film di Rodolfo Valentino per i suoi abiti da gaucho e da sceicco, dall’associazione Unitre che rievoca gli abiti del film “Sangue e arena”, dalla scuola De Amicis di Castellaneta Marina con abiti che inneggiano alla dea dell’ulivo; il carro ha per protagonista un enorme ulivo in cartapesta e la figura di Rodolfo Valentino in uno specchio.

Il carro “Trasformazione (n)e(l) rispetto della natura” è animato dal gruppo Amici Santa Trinità che rievoca gli orologi e dalla scuola primaria Surico che inneggia ai fiori; rappresenta il ciclo produttivo dell’uomo nel rispetto della natura e delle tradizioni, scandito da un enorme orologio di cartapesta.

Il carro “Terra baciata dal sole” è un omaggio al sole e al grano, nonché al colore giallo che è il simbolo dell’energia e della vita, i costumi simboleggiano i miti e le divinità legate al sole; è animato dall’associazione Gaia in abiti da contadine e mietitrici, dalla scuola primaria Pascoli che si è ispirata alla dea del grano, e dalla scuola primaria Surico con abiti ideati per inneggiare alla dea del sole.

Il carro “Passione e vita” descrive la forza, la volontà positiva e produttiva dell’uomo, la sua energia vitale, ed è animato dalla scuola primaria Surico in costumi ispirati ai miti e alle divinità legate a bacco e alla vite, nonché dalla scuola materna Surico che invece inneggia alla vite e ai suoi tralci.

La sfilata conclusiva serale del Carnevale di Castellaneta avrà luogo martedì grasso.

Franco Gigante

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