IL CASO MERKEL

Anche parecchi Connazionali residenti in Germania sono soddisfatti per il processo di “svolta” che la Cancelliere Merkel ha saputo imprimere, ancora una volta, al suo Paese; consentendo alla Germania d’essere lo Stato “modello” tra i Paesi dell’Europa stellata. Certo è che dalla sua riunificazione, geografica e politica, questo Paese s’è dimostrato una Nazione all’avanguardia. In circa 23 anni di Repubblica Federale Tedesca, il Paese ha percorso parecchia strada. I motivi di tanto successo, soprattutto quelli dell’Era Merkel, s’evidenziano con una forma d’Esecutivo capace d’amministrare rigorosamente le condizioni economiche di un Paese che, per passato, era anche diviso. Le concause, a nostro avviso, sono complesse ma focalizzabili. Intanto, la Signora Merkel, incurante delle polemiche interne ed internazionali, ha saputo favorire l’emergenza di politici con capacità imprenditoriali ben più qualificanti della loro origine d’appartenenza partitica. Poi, è riuscita a “focalizzare” ed “imporre”, da subito, i diritti del suo Paese in ambito UE e nel mondo. Superato, e ne prendiamo atto, il concetto di scontro/incontro le esigenze della sua Terra con quelle degli altri Paesi dell’Europa stellata, la Statista Merkel ha saputo non confondere gli impegni del suo Partito (CDU) con le esigenze del Popolo tedesco. Tant’è che continua a governare con una Grand’Alleanza (di centro/destra) che da noi sarebbe improponibile; ma anche impensabile. Pur non avendo il suo Partito ottenuto una maggioranza efficace alle ultime Elezioni, la Merkel ha saputo barcamenarsi per la tutela degli interessi pubblici tedeschi con quelli privati. In ambito UE, certamente, la Germania continuerà a mantenere quella linea politica che le ha consentito d’essere, e rimanere, uno Stato guida in ambito UE. Noi ne seguiremo l’evoluzione; anche perché nell’Unione siamo uno Stato “carente”. Già da ora, però, precisiamo che non sarà mai possibile fare dei raffronti col “caso” Italia. Proprio perché da noi non ci sono uomini, né donne, capaci di considerare la Nazione come il bene primario del Popolo che ci vive. Tra l’altro, nel Bel Paese non esiste un Partito assimilabile a quello di frau Merkel. Non tanto per posizione politica, quanto per mentalità operativa. Per Berlino, la Germania viene prima di tutto. Per Roma, l’Italia può attendere. Chi riesce ad affermare il contrario? L’interrogativo, anche questa volta, resterà senza risposta. Intanto, Renzi tenta la composizione di un Esecutivo che, in caso di buona riuscita, sarà assai differente da quello che, negli anni, ha fatto “rifiorire” la Germania.

Giorgio Brignola

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