CISAL, NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE …

No AD UNO SCENARIO REALE BEN PIU’ VASTO RISPETTO A QUELLO RILEVATO DALLE ISTITUZIONI . . .

Bisogna dire basta ad ogni forma di discriminazione e violenza posta in essere contro la donna in quanto tale.
Le donne non devono più pagare – anche con la vita – la scelta di essere se stesse e non quello che i loro partner, gli uomini in genere o la società, vorrebbero invece che fossero.
La violenza contro le donne è una coercizione basata sul genere ed è una violazione dei diritti umani.
Nella “Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne” datata 1993 all'art. 1 la violenza sulle donne è descritta come “qualsiasi atto di violenza di motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale sia nella vita pubblica che privata”.
Un insieme cioè di comportamenti violenti, riprovevoli e ignobili, prima ancora che reati da punire.
Il recente D.L. che sanziona tale reato è già qualcosa, un primo passo in tale direzione, ma non è sufficiente.
Non lo è allorquando queste violenze, fisiche o psicologiche che siano (queste ultime sempre più ricorrenti e con conseguenze sempre più drammatiche), vengono perpetrate nei confronti delle adolescenti, da coetanei – afferma Paola Saraceni, Segretario Generale del Dipartimento Ministeri, Sicurezza e P.C.M. di CISAL Fpc.
Proprio questi casi, sempre più frequenti in una società che per tante ragioni sembra aver smarrito taluni valori fondamentali, se non adeguatamente sanzionati, rischiano di far passare un messaggio errato di “quasi impunibilità”.
In tutti i casi di tali violenze, le cause scatenanti delle aggressioni quasi sempre banali; quasi pretesti per poter dar sfogo a problematiche interiori da parte dell' aggressore. Questi trova la scusa in motivi di fatto inesistenti o inconsistenti: una versione diversa di un accaduto; una opinione espressa in termini non graditi e difformi da quanto atteso; una pietanza poco salata della cena, ecc… Comunque, ovviamente, mai giustificabili.
Spesso solo dopo molteplici aggressioni la donna trova il coraggio di recarsi da un medico, trova il coraggio di raccontare di superando i suoi sensi di colpa e lì all'improvviso davanti al medico viene a scoprire che a non “andare bene “ , ad essere ammalata in realtà non è lei ….ma il suo aggressore !
Le vittime si rivolgono, poi, alle forze dell'ordine per poter riavere la tranquillità persa, per avere la sicurezza della propria esistenza se non della propria vita ma, spesso purtroppo, non vengono credute fino in fondo o, mancano gli estremi di legge per poter far qualcosa.
I cosiddetti Centri Donne, tanto voluti dalle amministrazioni locali in particolare negli anni '90 e che Pur prospettavano un consistente approccio legale e un valido supporto alla gestione della sofferenza alle donne derivata dalle violenze, hanno fallito completamente – dice Alessandra Marzocchi del Coordinamento Donne di Cisal.
Poiché ascoltare le esigenze di chi si rivolge loro è uno dei compiti primari di un sindacato, la CISAL, con il suo Coordinamento Donne ma non solo, – prosegue Paola Saraceni – ha fortemente voluto istituire dei Centri di Ascolto Donne (ma non solo, anche deboli e disagiati in genere) per offrire – in assenza delle strutture di primo ascolto e di indirizzo da parte delle istituzioni centrali e/o locali – un punto di riferimento certo e sicuro, sul territorio.

Detti Centri di Ascolto CISAL, sono già attivi – o lo saranno a breve – tanto nelle grosse città, quanto nei medi e piccoli centri.
Nella capitale, ad esempio, per tutti quei casi di “femminicidio” (intendendo con tale termine la violenza fisica e/o psicologica, non solo omicidio, quindi, sulle donne), è possibile rivolgersi allo studio legale Avv. Domenico La Teana (contattabile al numero 3498765511).
In Calabria, nel capoluogo di regione e in altri centri della stessa provincia di Catanzaro, ma non solo, saranno prestissimo (entro la metà del prossimo mese di Marzo) disponibili analoghi corner di ascolto e assistenza legale e psicologica.

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con cortese preghiera di pubblicazione e ampia diffusione

Il Responsabile
Ufficio Stampa e P.R.
Antonello Iuliano

Responsabile Coordinamento Donne
Alessandra Marzocchi

Il Segretario Generale
Paola Saraceni

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