La Aston Martin ha attivato la procedura di richiamo in officina per decine di centinaia di veicoli al fine di includere 765 vetture costruite tra il 3 ottobre e il 31 dicembre 2013. Un difetto al pedale dell'acceleratore sarebbe la causa.
Lo si legge in una nota del gruppo che precisa che la nuova Vanquish Coupé e la Volante non sono interessate dall'iniziativa. Il costo totale di quest'ultima è stimato in 1,5 milioni di sterline, somma che è già stata segnalata agli investitori lo scorso novembre nella terza trimestrale e accantonata nel bilancio 2013. Il richiamo rappresenta un'azione cautelare, sottolinea la casa automobilistica, indicando che fino a oggi ha ricevuto solo 22 segnalazioni di parti difettose su un totale di 17.590 vetture richiamate negli ultimi sette anni e nessuna segnalazione di incidenti. La campagna prevede un intervento sull'automobile di circa un'ora da parte della rete dei concessionari.
Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.
È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Aston Martin nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.
Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.