Oggi chi osserva con occhio politicamente asettico, fa fatica trovare un argomento di discussione, un’anamnesi da mettere insieme per una terapia utile, un risultato insomma che possa offrire un quadro anche semplicemente ipotetico rispetto al futuro, di quanto sta succedendo alla camera ed al senato della nostra martoriata Repubblica.
Credo infatti che non ci sia ormai più alcun dubbio nell’affermare che questi due “alti” consessi deputati all’esercizio della democrazia non si siano trasformati in una sorta di mattatoio nel quale i vari Gasparri, Santanché, Casini, Capezzoni, il signor B. and co., sembrano dare sfogo alle loro insoddisfazioni personali represse piuttosto che pensare al Paese che ormai langue nelle mani della….stampa, sì della stampa, la quale, in questo bailamme rappresentato da una sorta di…Festival nazionale del Circo , alias parlamento e senato, fatte salve le opportune eccezioni ovviamente, si ritrova con tanto lavoro, servizi, talk show e quant’altro, realtà che, paradossalmente, al contrario di quanto sta succedendo in altri contesti, (malgrado appunto il tanto lavoro), non ha un ritorno in termini di vendita copie, di ascolti, di share ecc.ecc..
Il perché ?
Ormai gli Italiani, a loro spese, hanno capito che i vari talk-show sono diventati sinonimo di “pollai”, ove galli e galline, fanno la loro parte esprimendosi con il loro “chicchirichì” al fine di difendere la loro supremazia territoriale rispetto ad altri galli… per cui sta montando la disaffezione anche per la stampa.
La realtà inequivocabile è, (qualcuno dirà che io scopro la classica acqua calda) che ciascuno vuol proteggere il suo posto privilegiato di lavoro per cui vale davvero la pena di emulare ogni tanto galli e galline con qualche “chicchirichì”, compensato con 20.000 euro al mese circa.
Mi scuso con i lettori per il paragone, ma oggi è diventato difficile esprimersi con altra dialettica.
Non so se la cosiddetta “lucetta” che si vede in fondo al tunnel sia quella di un treno che ci viene incontro in… senso contrario, oppure si tratti davvero di un segnale di speranza per gli Italiani, i quali, in questo momento, sono spettatori passivi di fronte ad una situazione che sta per esplodere e che richiede ben altro rispetto a destre, sinistre e ormai fatiscenti centri.
Sembra esistere un masochismo imperante che ci fa godere al di la di ogni sano aspetto della fisiologia umana, al punto che, di questo passo, potrebbero saltare a breve persino le istituzioni che, per il momento, sono legate al flebile filo del Capo dello Stato, il quale, alla sua età, forse sta avvertendo il collasso del suo sistema nervoso.
Di esempi di sopraffazione da parte del parlamento nei confronti del governo ne abbiamo avuto prova di recente, realtà che – ahimè – farei persino fatica a condannare…anche se prendo le distanze dal…pollaio.
ARNALDO DE PORTI