La battaglia per la trasparenza nelle istituzioni si fa sempre più complicata, ma quando meno te lo aspetti, un piccolo spiraglio di luce illumina il buio più profondo nel quale operano i consiglieri #M5S del primo municipio.
Abbiamo alcune commissioni che durano giornate intere, dove non c'è il personale dell'ufficio consiglio a svolgere il ruolo di segretario verbalizzante, dove sopralluoghi infiniti completano l'opera e permettono con troppa facilità una gestione allegra delle riunioni scientificamente costituite. Ricordiamo al nostro lettore meno attento, come le commissioni vengono costantemente organizzate.
Ricordiamo inoltre che le commissioni forniscono un gettone di presenza, un permesso per assentarsi dal lavoro ed il pagamento all'azienda del costo economico di tale permesso.
L'istituzione pubblica affronta quindi notevoli costi per permettere ai consiglieri di svolgere il loro lavoro ed è quindi non solo esigenza del #M5S far rispettare il funzionamento di tali commissioni, ma anche del Segretario Generale del Comune di Roma che con una lettera risposta inviata al Nostro Presidente del Municipio, informa che non sono valide le commissioni senza la presenza del tecnico amministrativo (segretario verbalizzante) ai fini della contabilizzazione economica.
Tutte le commissioni effettuate senza verbalizzante sono quindi informali e niente permesso lavorativo, niente gettone di presenza e niente rimborso economico al proprio datore di lavoro.
Personalmente ringrazio il Segretario Generale ed il Presidente del Municipio Yuri Trombetti per aver fatto chiarezza su questa questione.
I consiglieri hanno quindi un “problemino”, vengono intaccati nei loro privilegi cioè, la possibilità di gestire autonomamente tutto il lavoro delle commissioni.
Ora però il Segretario Generale del Comune di Roma chiede che venga redatto un elenco delle commissioni prive del segretario verbalizzante e la restituzione sia delle somme assegnate come gettone di presenza che dei permessi lavorativi pagati e concessi.
Insomma, da oggi e fino alla risoluzione di questo contenzioso le commissioni saranno più ordinate, regolamentate con più precisione e sarà veramente difficile per alcuni consiglieri continuare indisturbati il loro attivismo estremamente “personalizzato”.
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