Qualche giorno fa, papa Francesco, durante l’udienza con i membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha detto: “Desta orrore il solo pensiero che vi siano bambini che non potranno mai vedere la luce, vittime dell'aborto”. Vorrei chiedere al Papa se tra quegli embrioni che non avranno mai la possibilità di svilupparsi e diventare bambini in grado di vedere la luce, che gli destano tanto orrore, siano compresi anche tutti quelli che vengono eliminati naturalmente attraverso gli aborti spontanei. “L'aborto spontaneo è molto più frequente di quanto comunemente si ritenga: i più recenti studi indicano che circa un terzo delle gravidanze termina con un aborto spontaneo. In particolare, Lohstroh, Overstreet, e Stewart hanno rilevato che la somma degli aborti spontanei precoci, che avvengono prima della sesta settimana dall'ultima mestruazione, e degli aborti spontanei successivi alla sesta settimana, fornisce una percentuale totale di aborti spontanei del 35,5% su 100 fecondazioni rilevate” (Wikipedia). La sorte degli uni e degli altri è identica. Il monito alle donne che abortiscono magari per disperazione, vale anche al buon Dio?
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