Come cambia la tassazione Imu e Tasi per gli italiani all’estero, alla luce della legge di stabilità
“Continuano ad essere i comuni a decidere se e come i cittadini italiani residenti all’estero dovranno pagare IMU e TASI sulla casa posseduta in Italia. Nella Legge di stabilità infatti, non è stato possibile, per mancanza di risorse, introdurre l'equiparazione a prima casa. Siamo però riusciti ad introdurre due misure a favore degli italiani all’estero. Innanzitutto rimane la possibilità da parte dei comuni di esentare le abitazioni dei nostri connazionali emigrati dal pagamento dell'IMU e si aggiunge la possibilità per i comuni di introdurre delle agevolazioni sulla TARI (la tassa sui rifiuti urbani, che va a sostituire la Tares/tarsu). Inoltre siamo riusciti a fare sì che anche gli italiani all ’estero nel 2014 potranno beneficiare di detrazioni, sia sull’IMU che sulla TASI (la nuova tassa sui servizi comunali).” Lo ha dichiarato Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del gruppo PD alla Camera, proseguendo:
“Va rilevato che in materia di Tasi si profila un onere fiscale consistente per tutti i contribuenti, residenti in Italia e non. Il problema quindi riguarda tutti i proprietari di casa, indipendentemente dal luogo di residenza. Proprio la mancanza di risorse e le difficoltà dei comuni italiani nel reperire fondi in grado di garantire il funzionamento dei municipi e i servizi essenziali, hanno ostacolato i nostri assidui tentativi di ottenere il massimo per i nostri connazionali e cioè l’equiparazione dell'immobile ad abitazione principale. Ecco perché il risultato ottenuto, per quanto insufficiente, va valutato positivamente, alla luce del contesto generale di grande difficolt à”.
“Nei prossimi mesi”, ha proseguito la deputata, “sarà necessario un impegno costante da parte di tutti i soggetti interessati, soprattutto di noi parlamentari eletti all'estero, ma anche da parte di associazioni di rappresentanza, sindacati, Comites e CGIE, volto a sensibilizzare l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) affinché i comuni italiani concedano esenzioni e detrazioni a favore dei cittadini italiani residenti all’estero. È positivo che il Governo, in aggiunta ai 500 milioni appena stanziati in Legge di stabilità, abbia reso noto che metterà a disposizione ulteriori risorse per fare fronte alle detrazioni degli aventi diritto. Sarà nostra premura batterci affinché gli italiani residenti all'estero possano concorrere anche a questa seconda tranche di risorse, stanziate per il finanziamento di detrazioni, almeno fino a quando non potrà essere sancita la piena equiparazione dell'unico immobile di proprietà, posseduto in Italia, a prima casa. In sintesi,” ha ribadito la parlamentare, “quanto ottenuto in Legge di stabilità per i connazionali nel mondo è ancora lontano dagli obiettivi e ciò nonostante rappresenta un importante segnale di discontinuità rispetto ai micidiali tagli degli anni scorsi.”