Berlusconi: Non mi dimetto, mi caccino se hanno coraggio

Ampi brani dell'intervista del Presidente a ” Il Mattino”

Silvio Berlusconi
“Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre”.

“Sono stato giudicato da un collegio politico. Una sentenza politica ha capovolto due precedenti verdetti della Cassazione, emessi nel 2012 e nel marzo del 2013, i quali avevano giudicato in modo diverso sullo stesso fatto, accertando la mia innocenza. Quello che mi ha condannato é un processo viziato da un chiaro intento politico e lo dimostrerò”.
“Presto arriveranno dagli Usa testimonianze decisive. Prove del fatto che il fisco americano ha acclarato la configurazione veritiera delle compagnie off-shore che, secondo i giudici della sezione feriale della Cassazione, mi vedrebbero socio occulto del finanziere Agrama. E che invece appartengono a lui o ad altre personalità. Di chi sto parlando? In questo momento di nessuno. Dico solo che ci sono conclusioni investigative che accertano in modo incontrovertibile che io non c’ entro niente. E che saranno oggetto del processo di revisione”.

“L’ ho detto e lo confermo. Il voto di decadenza é il punto di non ritorno. Oltre il quale ci regoleremo soltanto in base all’ esame dei contenuti della finanziaria. Vuol dire che non la conosco. E come me neanche gli italiani. Spero che almeno nelle prossime ore i nostri senatori possano studiarla”.

“Nessuna frattura é insuperabile. Se dovessero capire di aver commesso un errore, noi saremmo tutti lieti di un ritorno all’ unità. Gli ultimi sondaggi sono di due giorni fa, e dimostrano che anche il nostro elettorato fa fatica a comprenderne le ragioni, se é vero e non ho motivo di dubitare di Euromedia che Forza Italia é al 20,1 per cento e la nuova formazione al 3,6”.

“Nessuna persona seria può pensare che con Alfano sia stata una scissione finta. Tutto si é svolto alla luce del sole. E inaspettatamente, almeno da parte mia. E’ stata una divisione vissuta, ne sono certo, con sofferenza da tutti. Certo, si fa fatica a capire quali siano le loro motivazioni reali, questo sì. Non c’ é una differenza sui programmi. Preferisco non dire quello che penso. Mi é successo altre volte di incontrare persone che avrebbero potuto aspirare a essere i miei successori. Non ci sarebbe voluto molto da aspettare, eppure non hanno aspettato. Io non ho cacciato nessuno, né che mi sia lasciato convincere dai falchi. Questa é una narrazione mediatica, anzi da pessimo romanzo d’appendice, mi lasci dire. Dicono che io avrei subito pressioni di questo o di quell’ altro. Ma le pare che alla mia età, con la mia esperienza imprenditoriale, sportiva, politica e istituzionale come uomo di Stato, io mi possa lasciar convincere da chiunque?”.

“Se sfiderò Matteo Renzi? Questo dipenderà dalla decadenza. O forse dalla revisione. E comunque contro di lui, che è un comunicatore eccezionale, abbiamo un colpo segreto. Che non sarà Marina perchè non voglio assolutamente che mia figlia entri in politica. Non voglio che, in un Paese in cui la magistratura é diventata un contropotere dello Stato, lei subisca ciò che ho subito io”.

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