(antibiotico-resistente)
Ma è mai possibile che l’Italia non abbia più nessuno a cui credere ? Dal signor B. oggi viene rispolverato. persino Hitler, per dire che la sua famiglia è perseguitata come gli ebrei, mentre Napolitano, sbigottito, tace…lasciando alla comunità ebraica di manifestare sdegno e quant’altro
Pare che Bruno Vespa (e ciò suscita in me squallore professionale !!!) sia diventato più un primo ministro, un “deus ex machina” della politica italiana, dato che le sue produzioni librarie sembrano fare testo più delle constatazioni di ..Papa Francesco (e me ne scuso dell’aberrante paragone con il Santo Padre !).
Il caso della Ministra della giustizia, con tutto il rispetto per la sua veste istituzionale, un po’ alla volta fa sgocciolare rapporti torbidi con i Ligresti che santi non erano e non sono, con Ignazio La Russa che, per anni, è stato consigliere di delinquenti, entrati ed usciti più volte di galera come appunto i Ligresti.
Persino il partito democratico verso il quale, per annettergli un po’ di fiducia, ero e sono costretto a fare di necessità virtù, è piombato in guerre intestine per le primarie, al punto di ipotizzare la sua disintegrazione a breve, facendo di conseguenza il gioco di certa “gentaglia” che fino ad oggi ha massacrato l’Italia, considerando burattini le persone oneste, burattini da strumentalizzare al momento giusto.
Vien da accostare la politica italiana a ciò che succede in…agricoltura: è notorio infatti che, per eliminare parassiti, gramigna e quant’altro, si procede con disinfestanti velenosi che durano due-tre stagioni fino a. terminare i loro effetti in questo lasso di tempo, tanto che le industrie sono costrette a crearne altri ancor più dannosi in sostituzione dei precedenti non più efficaci, attraverso la preparazione di altri nuovi veleni, facendo sì che la terra produca e si assesti provvisoriamente sulla base di un equilibrio dei veleni. E ciò, fino ad ammalarsi e non produrre più niente (ndr. si rispolveri la storia della “Peste di Atene” in agricoltura.), realtà, quella della Grecia, che ora deve fare i conti con altro tipo di peste a cui non è detto che noi, come Italia, non dovremo accodarci, stante un equilibrio politico fra diversi (chiamato larghe intese) che, in pratica e molto oggettivamente, sta determinando nelle istituzioni democratiche una sorta di compromesso al ribasso per la conservazione del posto da parte di questa classe politica che deve politicamente andare a casa, con modalità diverse pertanto da quelle più volte manifestate da un istrione populista come Grillo !
Diciamolo chiaramente. Oggi Napolitano (a mio avviso, poco convinto pure lui tanto da produrmi un transfert verso il detto : “mangia questa minestra o salta da quella finestra”, si sforza di salvare il salvabile nell’interesse del Paese e, per fare questo, cerca di non “disturbare” il capitano, alias Letta, capitano di una nave che fa acqua da tutte le parti, mentre il suo vice Alfano (lo capiscono anche gli sprovveduti) sta pensando solo a come mantenere il posto da vice-primo ministro, consapevole che, ove il governo dovesse cadere, per lui è finita. Lo stesso ragionamento viene fatto anche da falchi, colombe, pitonesse ed uccelli vari (tanto per usare un eufemismo) del Pdl che, come il vice primo ministro, nel caso della caduta del governo ibrido come certi mais americani (visto che dianzi ho parlato di agricoltura), sarebbero destinati alla conversione professionale da parlamentari a…nonno vigile (con tutto il rispetto per il nonno vigile). Potrei continuare all’infinto, ma soltanto a parlarne faccio del male a me stesso, facendo aumentare i…livelli pressori.
Detto questo, io provo le seguenti sensazioni. Non mi sento di appartenere a pieno titolo a questa Italia che offende la mia dignità, la mia serietà, la mia voglia di dare un apporto civico in direzione del bene comune, che mi ha tolto la possibilità democratica di scegliere da chi vorrei essere governato, e che ha quasi definitivamente cancellato il futuro (posto che ci sia) sia per noi diversamente giovani, sia per le nuove generazioni. E le colpe non sono ascrivili alla mia generazione, ma a quel coacervo di profittatori-faccendieri ed anche ladri che hanno avvelenato il paese !
Tornando ad Hitler evocato dal signor B. di cui in apertura, magra consolazione la mia, si può dire che allora almeno sapevamo di che morte atroce dovevamo morire, sapendo però che essa era circoscritta in un ipotizzabile lasso di tempo come lo è stato per il fascismo, ma con il germe velenoso lasciato, seminato, alimentato dal signor B., è difficile prevedere una fine ipotizzabile in termini temporali dopo le conflittualità politico-istituzionali che hanno investito il nostro Paese in quest’ultimo ventennio. Non basteranno due generazioni. La stessa democrazia infatti, come succede negli ospedali, dovrà fronteggiare (posto che ce la faccia) quegli stessi “antibiotici-resistenti” che spesso non riescono più a far morire il virus. Come lo possono confermare i medici nelle varie corsie. E questo virus ha un nome chiaro: berlusconismo.
E l’Italia del domani sarà un ospedale di questo tipo. Che farà fatica a debellare detto virus.
ARNALDO DE PORTI