Oggi l’apologia si consuma su Facebook, nasce sulla rete. Infatti non è passata inosservata la pagina di facebook dal nome “ Difendiamo l’amato popolo che nacque sotto il tricolore” con l’immagine di Mussolini che chiaramente rappresenta un’area off shore per inneggiare al fascismo.
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” individua in questa pensata “una chiara forma di apologia del fascismo”(reato sanzionato dal codice penale italiano) ed esorta l’intervento da parte dell’autorità giudiziaria per rimuovere la pagina dal social network.