“Il rinnovo dei COMITES, in stand by da ormai cinque anni, non si annuncia sotto i migliori auspici. Previste entro il 2014, le elezioni si dovrebbero svolgere sulla base di un regolamento applicativo del decreto che ha sancito l’ultimo rinvio, il terzo. Si sta decidendo di sostituire il voto per corrispondenza, perché eccessivamente costoso, con quello nei seggi elettorali, probabilmente dotati di apparecchiatura elettronica. Si intende aprire anche una finestra per il voto elettronico “da remoto”, ma chi vorrà adottarlo dovrebbe preventivamente e personalmente ritirare una password d’accesso in consolato. Per queste operazioni, però, è prevista una dotazione finanziaria di soli due milioni, del tutto insufficiente per una diffusione adeguata dei seggi, mentre allo stato non si prevede nessun investimento per informare gli elettori che il sistema di voto è cambiato e che, quindi, non dovranno più attendersi il recapito del plico elettorale”. Lo ha dichiarato Laura Garavini, deputata PD eletta nella Circoscrizione Estero Europa, domandandosi: “Chi pensa queste cose, lo sa che vi sono nel mondo consolati con oltre 100.000 cittadini? Lo sa che vi sono comunità, nemmeno tanto piccole, che si trovano a ore di macchina o, addirittura, di aereo, dai consolati di riferimento?”
“Già il superamento del voto per corrispondenza”, ha aggiunto la deputata PD, “determinerà una caduta della partecipazione. Se poi ci aggiungiamo anche una macchina organizzativa che sembra fatta per complicare la vita agli elettori, sarà facile trovarsi di fronte ad un livello di partecipazione scoraggiante”. “E’ in ballo un diritto di cittadinanza”, ha concluso Laura Garavini, “e su queste cose non si può né scherzare né risparmiare. In più, un’affluenza limitata degli elettori potrebbe diventare un pretesto per colpire l’insieme della rappresentanza dei cittadini italiani all’estero. Il Governo faccia il possibile per modificare urgentemente questa situazione, garantendo comunque che nel 2014 non ci troveremo di fronte a nuovi rinvii”.