Gentile dottor Augias, nell’intervista su La Stampa del 21 settembre, alla domanda del giornalista: “Che cosa ha letto prima di scrivere «Inchiesta su Maria»?”, lei ha risposto: “Tra i tanti volumi, segnalo i saggi molto critici di Renato Pierri”. Io mi sono premurato di esprimerle i miei ringraziamenti, però mi è parso poi molto strano non trovare la citazione dei mie saggi nella bibliografia del suo libro e neppure nel testo. Eppure le faccio sommessamente notare che l’occasione ci sarebbe stata più volte. Gliene cito alcune.
Sul silenzio dei vangeli riguardo Maria, hanno parlato tanti, ne ho parlato anch’io, e quindi niente di strano che ne abbia parlato anche lei. Però mi pare sia stato solo io (o sbaglio?) a chiedermi (vedi pag. 19 e pag. 97 del mio “Nostra Signora di Lourdes”) come mai la Madonna delle apparizioni sia sempre giovanissima e bellissima, e non una una madre, la madre del Gesù dodicenne o, a maggior ragione, la madre alla quale Gesù affidò gli uomini. Ora, poiché lei fa la stessa domanda al professor Vannini, non sarebbe stato giusto un accenno a Renato Pierri?
Lei parla dei “rapporti contrastanti” di Maria con suo figlio e della “risposta sgarbata” di Gesù alla madre nell’episodio delle Nozze di Cana. E anch’io in “Nostra Signora di Fatima (vedi pagine 10 – 11 – 12), parlo di Gesù che tratta la madre con un certo distacco; di Gesù che non diede grande importanza alla madre… “. Non sarebbe stato giusto un accenno a Renato Pierri?
Nel mio libro su Lourdes accenno più volte a Gemma Galgani e, guarda caso, anche lei nel suo libro su Maria, parla di Gemma Galgani e, guarda caso, tra le tantissime, riporta la stessa “estasi” che riporto io.
Alle pagine 9 e 10 di «Nostra Signora di Fatima» parlo di “forme ambigue di religiosità che spesso rasentano la superstizione”; dei santuari mariani dove “fiorisce l’industria del sacro”; delle parole di certi canti di devozione popolare: «La Madonna del Divino Amore fa le grazie a tutte l’ore / Noi l’andiamo a visitar / Viva viva la Madonna del Divino Amore»… «Dio ti salvi o Maria, celeste verginella piena di grazia e bella». E lei, guarda caso, cita le stesse parole di canti popolari, e parla di “superstizioni popolari” e di “speculazione commerciale” intorno ai santuari mariani. Non era anche questo il caso di citare Renato Pierri?
A pag. 9 di «Nostra Signora di Fatima»: “Maria… una normalissima donna che non fa miracoli”. E lei, sempre per caso: “Tanto più che nelle Scritture Maria non fa mai miracoli”.
Insomma, dottor Augias, può accadere d’avere gli stessi pensieri, ma perché i miei libri non compaiono nella bibliografia, quando lei stesso afferma d’averli letti prima di scrivere il suo?
Un saluto cordiale
Renato Pierri