“Ci sono preti che non credono al Demonio. La presenza del Demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del Demonio, con la vittoria di Dio sul
Demonio”. Papa Francesco ha voluto ricordarlo nell'omelia della messa celebrata alla Domus Santa Marta. “Ci sono alcuni preti che quando leggono questo brano del Vangelo dicono: “Gesù ha guarito una persona da una malattia psichica” (AGI). In proposito trascrivo una mia lettera pubblicata su L’Unità il 6 luglio 2007.
Sera del 29 giugno 2007, terzo millennio, e in una trasmissione della televisione pubblica di un civile paese, un vecchio sacerdote afferma di fare esorcismi tutti i giorni a casa sua, e spesso al chiuso di una sagrestia di una chiesa un po' isolata (per evitare che la gente chiami la polizia), aiutato da sei sette uomini che tengono ben fermo su un lettino un poveraccio che urla come un dannato. Il sacerdote recita preghiere, irrora il malcapitato di acqua santa e olio esorcizzato, mentre brucia l'incenso. Questo dichiara tranquillamente il vecchio prete, e nessuno se ne fa meraviglia; nessuno si scandalizza; nessuno si sdegna. Augias, che conduce il programma (Enigma) si limita a fare un sorrisetto e a dire che lui non lo sapeva; e chiede anche agli altri, a Vittorio Zucconi, a Dario Argento, allo psichiatra, se lo sapevano. Tutti tranquilli, tutti sorridenti. Ed Augias, o gli autori del programma, fanno il solito errore. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum. Di diavoli appunto si parla, ma nessuno si è sognato d'invitare uno dei tanti teologi e vescovi (numerosi e presenti anche in Vaticano), che non credono alle possessioni diaboliche, e tanto meno, ovviamente, all'utilità degli esorcismi. Don Gabriele Amorth riferisce ad Augias le parole di Giovanni Paolo II: “Chi non crede al demonio non crede nel Vangelo”, e naturalmente non c'è nessuno che possa fare la minima obiezione. Neppure il simpatico conduttore ateo che ha scritto un libro su Gesù.
Renato Pierri