d’Auria – intervista

QUO USQUE TANDEM?

(Un nuovo libro di Francesco Paolo d’Auria)

Giovanna Canzano

intervista

FRANCESCO PAOLO D’AURIA

10 ottobre 2013

…“E’ un fatto che eliminato Hitler, eliminato Mussolini,

cioè i principali aggressori e fomentatori di guerre, non sono diminuiti i “nemici”

ma sono aumentati e continuano a moltiplicarsi.

Si è così passati ad eliminare tanti altri personaggi, uno dopo l’altro

in una inesorabile catena.

Gli ultimi sono ancora oggetto di cronaca: Saddam, Mubarack, Gheddafi, Bin Laden,

tutti assassini, tutti pericolosi per la pace, tutti oppressori, tutti esseri infami;

chi sarà il prossimo?

Ora a chi tocca?

In questo momento l’oppressore siriano

è sotto inesorabile attacco…” (Francesco Paolo d’Auria)

CANZANO 1- E’ finalmente uscito questo libro a cui tenevi molto. Puoi spiegare il motivo? E per cominciare come mai questo titolo in latino?

d’AURIA – Il titolo mi è venuto spontaneo ricordando la famosa frase di Cicerone nella sua orazione al Senato contro Catilina. “Fino a quando Catilina abuserai della nostra pazienza?” Ecco, a me viene spontaneo pensare a questa “pazienza” ogni sacrosanto giorno quando vedo le storture che accadono nel mondo e le menzogne che si usano per coprire queste infamie. Alla fine i prevaricatori hanno sempre ragione e chi ha torto sono sempre le vittime, coloro costretti a soccombere per debolezza, impotenza, mancanza di mezzi e di qualsiasi risorsa. Tutto il male viene attribuito a chi si ribella all’ordine imposto dal più forte. Mi riferisco alle tragedie del XX secolo, le due guerre mondiali e le infinite guerre che sono seguite. Dovunque si volga lo sguardo, si vedono stragi, stermini di popolazioni inermi, deportazioni, prevaricazioni, violenza fisica e morale, fame, disperazione, tragedie. Allora mi viene spontaneo riflettere: “ma perché tutto questo? Dov’erano le promesse di pace, prosperità e libertà? Quando si porrà fine a queste infamie?” Ecco il perché di questo libro che parla di crimini nascosti; dovrebbe essere attentamente letto da chiunque voglia comprendere i disastri che tengono in ansia il mondo. Siamo andati incontro non alla civiltà ma verso un imbarbarimento.

CANZANO 2- Secondo te da cosa ha origine questo periodo di “barbarie”?

d’AURIA – Innanzi tutto vorrei chiarire questo termine. L’Umanità sta vivendo un periodo di incredibile sviluppo scientifico e tecnologico; la diffusione di internet ne é un esempio. Ma a questo progresso, impensabile fino a pochi anni fa, corrisponde un pauroso regresso culturale, ideologico e morale. Si vanno perdendo le grandi conquiste umanistiche dei millenni trascorsi, L’ “uman pensiero” è vincolato, distorto, travisato, viziato; altro che libertà! Come può esistere la libertà quando il pensiero non è libero ma pesantemente condizionato da ossessiva propaganda, lavaggio di cervelli, conformismo coatto per finire con incredibili menzogne inoculate nelle ignare menti dei giovani e reiterate così spesso da farle diventare “assiomatiche verità”? Ecco, per me la barbarie è soprattutto ideologica, culturale e morale. Si sono persi i canoni di civiltà costruiti in millenni e durati fino al secolo scorso. Questo ha origine con la imposizione di dottrine e mentalità materialiste che hanno prevalso sugli insegnamenti e le dottrine fondate sull’Idealismo.

CANZANO 3- Il libro tratta di temi filosofici o storici?

d’AURIA – No! Non ho mai avuto l’immodestia di avvicinarmi alla filosofia e tantomeno mi sento autorizzato a definire “storici” i miei ragionamenti. Ma riflessioni si: riflessioni che hanno accompagnato me, ingenuo e attonito spettatore di quelle immani tragedie, per i settanta anni che vanno dal periodo della guerra ad oggi. Questo libro racconta fatti che sono sottaciuti, sconosciuti ai più; fatti che sono invece la spiegazione di tante storture che ritroviamo oggi presenti nella nostra vita. Sono fatti criminosi dove gli autori non sono i soliti “nazisti” ma gli “angeli del bene”, i “liberatori”, i “buoni” della favola bella e non i “cattivi” per antonomasia. Il libro esamina i fatti accaduti nel XX secolo, il secolo delle grandi tragedie umane e cerca spiegazioni che non siano le stupidaggini con cui si imbottiscono i crani della gente ignara.

CANZANO 4- Si parla ancora della II Guerra Mondiale?

d’AURIA – Certo! Si parla delle due guerre mondiali come eventi strettamente connessi fra loro. Successivamente alla II Guerra Mondiale, terminata con l’annientamento della Germania, i vincitori hanno voluto imporre una verità di parte e di comodo impedendo così di superare quel baratro, colmo di sangue, creato dalla continuata istigazione all’odio, origine di tanti crimini. Una versione artefatta degli eventi è stata imposta come verità dogmatica, indiscutibile e, dall’altro canto, si è reso estremamente arduo, se non impossibile, dare voce ai vinti, anch’essi ansiosi di far emergere la loro verità, le loro ragioni. La congiura del silenzio copre, con una coltre impenetrabile di colpevoli silenzi ed omissioni, quei crimini di cui, in questo libro, si è costretti a risvegliare la memoria e l’orrore.

CANZANO 5- In definitiva quale è lo scopo del tuo libro?

d’AURIA – Il libro intende confutare l’assioma: “vincitori angeli del bene in guerre giuste; vinti demoni malvagi aggressori di vittime innocenti”. Le guerre sono tutte ingiuste per il fatto che vince sempre chi è più forte, più ricco, più violento. Il più forte non è mai l’oppresso ma è l’oppressore. Per un mondo di vera pace occorre che i vincitori ammettano i loro crimini e si prostrino sulle tombe delle loro vittime. Il libro richiama solo alcuni eventi tragici, noti solo agli studiosi, su cui si stende, come una pesante cappa di piombo, una negazione della memoria ed un silenzio omertoso che non consente una attenta ed aperta discussione sugli eventi funesti del XX secolo. Partendo da questi esempi si fa una attenta disamina di fatti inoppugnabili per dimostrare che non esistono guerre giuste ma che la guerra è, di per se, un crimine e una ingiustizia. L’aver creato un Tribunale ad hoc per codificare la colpevolezza dei nemici vinti mettendoli a morte e, allo stesso tempo, assolvendo, senza alcun processo, i vincitori colpevoli degli identici delitti, è quello che i latini definivano “Maximum Jus, maxima injuria!

CANZANO 6- Secondo te non fu la Germania nazista colpevole della tragedia?

d’AURIA – Le grandi catastrofi della Storia non hanno mai un solo padrino. Ne hanno parecchi in nobile gara fra loro a chi ne fa di peggio. A fine guerra solo il vinto sarà il colpevole. Per parlare della II Guerra Mondiale, le sue cause sono strettamente connesse alla I Guerra Mondiale. Allora la domanda deve essere: per quali motivi, quando ancora Adolf Hitler era solo un disoccupato imbrattatele austriaco, fu scatenato il primo grande massacro nel 1914? Il 28 giugno 1914, l'Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d'Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia, furono colpiti a morte dalla pistola di Gavrilo Princip, successivamente immortalato come eroe. Sarebbe bastato fare atto di scusa, di risarcimento morale, di solidarietà da parte delle altre nazioni europee ma non fu fatto nulla; le diplomazie del mondo si mossero in maniera subdola, perché? Chi voleva il conflitto? E quale era la posta? Ancora una volta la Germania e l’Impero Asburgico, e per essi il Kaiser Gugliemo e l’Imperatore Francesco Giuseppe, furono tacciati di essere oppressori, liberticidi, impiccatori e, ça va sans dire, aggressori.

La guerra vide odio, sterminio, malvagità, crudeltà. Di chi la colpa di ogni nefandezza? Degli sconfitti, naturalmente. Ad essi furono attribuite atrocità inenarrabili come quella di tagliare le mani ai bambini belgi, triturare i cadaveri dei caduti in battaglia trasformandoli in sapone ed altre amenità. Menzogne incredibili ma oggetto di propaganda ossessiva e penetrante. Ad oggi c’è ancora gente che crede in quelle fandonie. L’affondamento del Lusitania ebbe una risonanza degna dello sbarco sulla Luna! Barbarie germanica non certo assimilabile alle “perdite collaterali” statunitensi!

Anche allora il Primo Ministro inglese rassicurò i suoi elettori (è costante la preoccupazione di raggirare i poveri elettori) che il Kaiser e l’Imperatore sarebbero stati processati e condannati in quanto colpevoli!

CANZANO 7- E la II Guerra Mondiale?

d’AURIA – Qui la risposta si fa più complicata ed ho cercato di rispondere esaurientemente nel testo del libro ma occorre sempre, nel dubbio, porsi la domanda: “Cui prodest?” Chi trae vantaggio dalla guerra e da quelle distruzioni? Nel 1919 e 1920 furono gettati i semi della successiva Guerra di annientamento della Germania. Ma perché si volle annientare la potenza tedesca? Hitler non può essere altro che una figura marginale in questo intreccio di eventi tragici; se non fosse emerso Hitler, forse ci sarebbe stato un altro personaggio, un condottiero che avrebbe cercato di risollevare la Germania dalle sue condizioni di Nazione devitalizzata, impotente, umiliata, offesa.

CANZANO 8- E per l’Italia?

d’AURIA – Nonostante fosse stato abbattuto il regime fascista, si vollero imporre clausole vessatorie, secondo la formula della resa incondizionata, all’Italia antifascista volenterosa di combattere al fianco dei vecchi nemici considerandoli nuovi alleati. Perché? Non doveva il destino dell’Italia essere disgiunto dal regime fascista? Dal settembre 1943 l’Italia non era più una nazione in guerra ma un paese sottomesso, eppure la “guerra al fascismo” continuò come continuarono i bombardamenti sulle città italiane fino al trattato di pace imposto all’Italia antifascista. Non erano quindi i dittatori o le dittature che si intendeva eliminare bensì le nazioni che si erano opposte al predominio militare, finanziario e culturale dei paesi padroni.

CANZANO 9- Ma ci fu finalmente la pace dopo la caduta del nazismo?

d’AURIA – E’ un fatto che eliminato Hitler, eliminato Mussolini, cioè i principali aggressori e fomentatori di guerre, non sono diminuiti i “nemici” ma sono aumentati e continuano a moltiplicarsi. Si è così passati ad eliminare tanti altri personaggi, uno dopo l’altro in una inesorabile catena. Gli ultimi sono ancora oggetto di cronaca: Saddam, Mubarack, Gheddafi, Bin Laden, tutti assassini, tutti pericolosi per la pace, tutti oppressori, tutti esseri infami; chi sarà il prossimo? Ora a chi tocca? In questo momento l’oppressore siriano è sotto inesorabile attacco. Di chi la colpa? Di chi arma la guerriglia? No, perché la guerriglia in Siria non è come la guerriglia dei palestinesi che si ribellano alla occupazione delle loro terre ma è la “longa manus” dei liberatori e portatori di pace, quindi è giusta e legittima. Vedremo Bashar al Assad pendere da una forca o se la caverà in qualche modo? Dopo a chi toccherà? Al dittatore nordcoreano o al negazionista Iraniano? La lista si allunga e la scelta è ampia ma i problemi veri della convivenza nel mondo non vengono neppur lontanamente sfiorati. Si direbbe quasi che questi problemi si moltiplichino, si ingigantiscano, sfuggano ad ogni controllo. Vittime si aggiungono ad altre vittime, il sangue continua a scorrere a fiumi … Quo usque tandem?

Non era stata promessa la pace nell’atto conclusivo della conferenza di Casablanca?

Dopo Casablanca, il Presidente americano Roosevelt disse:

“La pace potrà tornare nel mondo solo con la totale eliminazione del potenziale bellico tedesco e giapponese. L’eliminazione del potenziale bellico tedesco, giapponese e italiano significa la resa incondizionata da parte della Germania, del Giappone e dell’Italia. Ciò darà al mondo una ragionevole assicurazione di pace futura”.

Superfluo qualsiasi commento!

CANZANO 10- Quali fu il ruolo dei due grandi protagonisti di quell’epoca, Churchill e Roosevelt?

d’AURIA – A mio parere furono loro i veri responsabili di tutti i mali del mondo, mali da cui non si riesce a guarire. Questo aspetto un po’ oscuro viene discusso nel libro.

I più giovani a malapena li hanno sentiti nominare ma questi due “gentlemen” dal volto soddisfatto furono i responsabili della fine del mondo conosciuto dai nostri padri. Con un tratto di penna, millenni di civiltà greca, romana e cristiana furono spazzati via per lasciare che, sulle macerie di quella civiltà, in pochi decenni, sorgessero, nel mondo, gli odierni canoni di vita sociale: guerre, mercati, consumismo, corruzione, fame, sequestri e torture, deportazioni e sterminio di intere popolazioni, eliminazione di avversari, guerre, stupri, distruzione delle famiglie, mariti che uccidono le mogli, madri che ammazzano i figli, guerre, figli che uccidono i genitori, bombe, terrorismo, menzogne, ipocrisia, malafede, armi di distruzione, guerre, uranio impoverito, prostituzione dilagante, assassinii mirati, mafia, camorra, droga, uccisioni di studenti, guerre, giudici corrotti e incapaci, napalm, gas arancio, disoccupazione, deficit nei bilanci, guerre, politici ladri, pornografia, film stupidi, studenti ignoranti, professori ignoranti, guerre, medici ignoranti e incapaci, malati lasciati morire, cibo avariato, guerre e infinite altre abominevoli storture che hanno distratto l’Umanità dalle vie della ragione e della giustizia. Tutto questo è da attribuirsi a quei due volti sorridenti e ai loro “danti causa”.

Fra le delizie di questa nuova civiltà ha un ruolo primario la MENZOGNA! Fino a quando?

CANZANO 11- Pensi di essere riuscito nel tuo intento?

d’AURIA – Forse un modesto contributo lo do anche io con questo libro; si tratta di un libro basilare, una summa di storia recente che tutti i giovani dovrebbero conoscere a memoria! Non ci sarà mai giustizia per i vivi e, soprattutto, per i morti, né ci sarà libertà senza la Verità!

Il libro intende aprire uno spiraglio nella coltre di omertà e di silenzio con cui sono stati nascosti i crimini commessi nel XX secolo dai vincitori delle due guerre mondiali. Il libro è una attenta e rigorosa disamina di fatti, documenti, testimonianze, riferimenti che possono illuminare, almeno si spera, le nuove generazioni. Non si può continuare a vivere nella menzogna: solo cercando la verità si può ricostruire, dalle rovine materiali e morali, il mondo distrutto!

Francesco Paolo d’Auria, autore di molti scritti su temi di storia, in particolare sulla II Guerra Mondiale. Classe 1932, ingegnere specializzato in telecomunicazioni, una intensa vita di lavoro in ogni parte del mondo,ha già pubblicato vari testi fra cui: “Giovanni d’Auria Pilota”, un libro dedicato alla memoria del padre, Ufficiale Pilota e “Einer Von Millionen”, un libro che descrive la storia vera e straordinaria di un ragazzo quindicenne volontario nei Battaglioni “M” e poi nella SS Laibstandarte A.H.

Per acquisti (€ 25 compreso spediz.): 069870855 – 3201159470 o: francodau@libero.it

www.giovannacanzano.it

g.canzano@giovannacanzano.it

338.3275925

Giovanna Canzano – © – 2013

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