Non facciamoci rubare l’Italia. Lettera

29 Settembre 2013, alla cortese Direzione

Caro Direttore,

mi chiedo se seguire ciecamente l’Europa e le sue mode sia ancora l’unica strada. Mi pare invece così facendo, ogni giorno che passa, si perdano pezzi importanti: le famiglie che si sfasciano, il lavoro che torna schiavitù.

Ma i nostri politici cosa fanno per fermare tutto questo? Niente. Parlano soltanto di immigrati, femminismo, spread, omosessualità, privacy, diritti degli animali. E questo chiaramente non è fare l’interesse dell’Italia.

Perciò ricordiamoci per un momento cos'è l'Italia!! L’Italia migliore, quella che dal dopoguerra ha saputo diventare potenza mondiale, dal turismo all’economia, dall'arte al cinema, dalla filosofia alla scienza, quella che si è sempre fondata e basata su due colonne portanti: la Famiglia ed il Lavoro. Cosa dice infatti la Carta dei Diritti dell’Uomo: “la famiglia naturale è il nucleo, il lavoro è il fondamento, entrambi vanno protetti”.

E invece cosa succede? 200.000 matrimoni e 150.000 separazioni l’anno (a presto il sorpasso…), il lavoro sempre più precario che in tanti casi non lo si può neppure più chiamare lavoro ma schiavitù… La stranezza è diventata la regola, la normalità è diventata l’eccezione. Dove sono finite le nostre comunanze di Italiani? E' possibile vivere ed evolversi senza più alcun principio comune tra di noi e nel popolo? No. Credo sia chiaro a molti oramai… che così non si può andare avanti.

L’Italia migliore è stata fatta da uomini e donne “uniti” in famiglie. Il lavoro non può e non deve essere un mero strumento al servizio del singolo (individualismo odierno) senza considerazione della famiglia. Ricordiamoci cosa dice la nostra Costituzione in merito: “ART.36 – Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé ed alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.”

Allora non dobbiamo dimenticarci questo! Non dobbiamo dimenticare da dove siamo venuti! Senza i fondamenti di famiglia e lavoro rischiamo di gettare, perdere, di farci rubare da gente sconosciuta ed ignorante la nostra storia e la nostra bellissima Italia.

Se questi partiti non amano abbastanza l'Italia fondiamone uno Noi. Non stiamo a guardare! A chi lo voglia consiglio di unirsi al movimento http://www.facebook.com/paternita che rimette al centro proprio questi valori importanti.

Forza e coraggio, l’Italia siamo Noi, i cittadini di oggi che non dimenticano il lascito di amore e civiltà fatto dai nostri avi con grande sacrificio, un recente passato da onorare come il nostro Stato, la nostra appartenenza e le nostre comunanze, il nostro tornare a vivere secondo quei semplici principi di vita reale, autentica.

cordialmente
Francesco G. Libero professionista

autorizzo la pubblicazione

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