Accade alle volte che ragazzi ai quali i genitori hanno imposto di non dire parolacce, di essere sempre educati e rispettosi, ai quali la maestra pure ha imposto di non dire parolacce e di essere sempre educati e rispettosi, quando si trovano in compagnia d’altri ragazzi, ma anche da soli, si sfoghino pronunciando tutte le peggiori parole che conoscono e provino gusto nel fare i maleducati. Internet ha il potere di far tornare come quei ragazzi persone adulte che, magari un po’ frustrate a causa di un’educazione troppo autoritaria, hanno sempre mal tollerato le regole del convivere civile. La rete internet diventa per loro come uno scudo che protegge e nasconde: la mamma non c’è, la maestra non c’è, e la persona che incontro sulla rete c’è, ma non è davanti a me e non c’è rischio che possa darmi un ceffone. E così, queste persone un po’ vigliacche, un po’ frustrate, si sfogano e provano gusto a fare i maleducati oltre misura, a dare del tu a chi non conoscono, a prendersi una confidenza che mai oserebbero prendersi se si trovassero a faccia a faccia con l’interlocutore, e si abbandonano al turpiloquio con voluttà.
Renato Pierri