Garavini (PD): “Contro le mafie non solo repressione, ma anche cultura”
Mafia? Nein danke! si appresta ad inaugurare a Berlino la sesta festa della legalità con un ricco programma di eventi: teatro, cinema, letteratura e dibattiti.
“Non ci si può limitare a contrastare le mafie a livello nazionale. Bisogna sensibilizzare opinione pubblica, media, società civile, politica ed istituzioni, al fine di promuovere un contrasto internazionale alle mafie. E soprattutto non basta la repressione. Le mafie non sono soltanto un problema di ordine pubblico che si risolve con la cattura dei mafiosi. E ´ necessaria una forte azione culturale volta a rendere immune la societ à dai tentacoli della criminalità organizzata.” Lo ha detto Laura Garavini, fondatrice, e Presidente onoraria dell´associazione, illustrando il programma della festa insieme a Sandro Mattioli, giornalista, e presidente di Mafia? Nein Danke!
La Festa della legalità 2013 si apre con lo spettacolo teatrale “Padroni delle nostre vite”, messo in scena dalla compagnia di autoproduzione palermitana SciaraProgetti. Lo spettacolo trae ispirazione dalla storia di Pino e Marisa Masciari, una coppia di imprenditori edili calabresi che negli anni Novanta si è ribellata alle estorsioni della ‘ndrangheta, entrando nel programma di protezione per i testimoni di giustizia. Lo spettacolo si tiene l’11 e il 12 settembre presso il prestigioso teatro di avanguardia, Neuköllner Oper di Berlino e farà tappa anche ad Amburgo, grazie alla collaborazione di Mafia? Nein Danke! con Rete donne Dica.
Nel corso della festa è prevista la presentazione di libri e di dibattiti con esperti sul tema della legalità, oltre i confini nazionali. “Uno dei nostri obiettivi prioritari” ha dichiarato il presidente di Mafia? Nein Danke!, Sandro Mattioli “è quello di sensibilizzare il pubblico tedesco sul tema della criminalit à organizzata. La Germania è diventata un crocevia europeo per flussi di denaro sporco di provenienza mafiosa. E´necessario perseguire un´armonizzazione della legislazione a livello almeno europeo”.