Se, a botta calda, chiedessimo cosa rappresenta la data dell’otto agosto prossimo, ci
sentiremmo rispondere che è il giorno che ci separa di una settimana da Ferragosto. Spesso non è l’ignoranza a vincere, ma l’oblio dei tempi.
Intanto, l’otto agosto è la Giornata Mondiale del Sacrificio e del Lavoro Italiano nel Mondo. La data, in concreto, commemora la tragedia che accadde nella miniera chiamata Bois du Cazier presso la cittadina Belga di Marcinelle l’8 agosto 1956. Il tempo è passato; ma a 57 anni dall’evento, il ricordo non può spegnersi.
Fatto che determinò la morte di ben 252 Minatori, 136 dei quali italiani. Quasi il 54% dei deceduti. Un’ ecatombe che la storia non può perdere il ricordo e correlato allo scambio di minatori con carbone a prezzo di “favore” per il nostro Paese.
Una data, un dramma, uno dei tanti che hanno colpito la nostra Comunità nel mondo. Da sempre adattata ai lavori più pericolosi ed insalubri per garantire sopravvivenza alle famiglie lontane in un’Italia uscita devastata dal secondo conflitto mondiale.
Noi rievochiamo a tutti i Lettori questa fatidica data che, per la sua tragicità, è stata scelta, appunto, come Giornata Mondiale del Sacrificio e del Lavoro Italiano nel Mondo.
Un giorno da non ignorare mai. Esso vuole essere la sintesi di tutte le tragedie che hanno colpito la nostra Gente in terre lontane nell’intento di garantire in Patria quello spirito di sacrificio estremo che le Generazioni sono invitate a non dimenticare.
Giorgio Brignola
