Visite ed esami diagnostici a rischio per quattro ore a causa della protesta nell’ ambito del servizio sanitario nazionale

La vice responsabile dell' Italia Dei Diritti per l' Emilia Romagna: ” Secondo quanto annunciato dal portavoce dell' associazione Anaao, e presumibilmente in accordo di intenti con le maggiori sigle sindacali mobilitatesi, questa rappresenta la prima tappa di un percorso di protesta che richiama all' attenzione e veicola la profonda incertezza e mancanza di chiare garanzie non positivamente colmate nell' ambito della sanità pubblica, rispetto alla quale molti aspetti vanno ancora affrontati, in maniera attenta, prioritaria e con l' impegno rivolto innanzitutto alla tutela della salute di ogni singolo utente, poichè anche attraverso di essa si estrinseca e veicola il senso vero di una comunità”

Bologna, 22 luglio 2013 – Per quattro ore, all' inizio di ciascun turno, e nell' arco dell' intera giornata, la protesta dei medici del servizio sanitario nazionale si tradurrà in uno sciopero che metterà a rischio in particolare le prestazioni riguardanti visite ed esami diagnostici programmati a partire dalle 8 fino alle 12, salvaguardando comunque le emergenze e la “continuità dei servizi essenziali”. Problematica dunque la situazione per quanti necessitino di recarsi presso gli ospedali bolognesi dal Sant' Orsola al Maggiore, così come negli ambulatori pubblici. La mobilitazione ha coinvolto tutti i principali sindacati dei camici bianchi, quindi Cgil, Cisl, Uil e Anaao, ovvero l' associazione dei medici dirigenti. La causa scatenante della protesta, la quale ad esempio a Roma vedrà realizzato un sit in davanti al Ministero dell' Economia, vi è certamente il blocco dei contratti, i tagli alla sanità, l' accrescimento del precariato e dei premi assicurativi elevati. Secondo quanto dichiarato dal segretario regionale Anaao: “Il servizio sanitario è sotto attacco, e la politica continua a gestirlo con superficialità”. Poi ha aggiunto: “Questo è il primo di una serie di avvertimenti”.
Luana Cinti, esponente del movimento Italia Dei Diritti presieduto da Antonello De Pierro e vice responsabile per l' Emilia Romagna, in merito a questo tema dichiara: “Protesta preannunciata e di fatto compattamente posta in essere da parte dei medici sul piano nazionale, con il pericolo generalizzato di disagi non da poco per i cittadini, i quali nel pieno diritto di ricevere uno specifico servizio per la propria salute e benessere, sono stati costretti a riprogrammare esami e visite, con evidenti e dirette conseguenze su tutta l' organizzazione complessiva. Secondo quanto annunciato dal portavoce dell' associazione Anaao, e presumibilmente in accordo di intenti con le maggiori sigle sindacali mobilitatesi, questa rappresenta la prima tappa di un percorso di protesta che richiama all' attenzione e veicola – in questo caso attraverso uno sciopero di quattro ore di cui a farne le spese sarà la collettività tutta – la profonda incertezza e mancanza di chiare garanzie non positivamente colmate nell' ambito della sanità pubblica, rispetto alla quale molti aspetti vanno ancora affrontati, in maniera attenta, prioritaria e con l' impegno rivolto innanzitutto alla tutela della salute di ogni singolo utente, poichè anche attraverso di essa si estrinseca e veicola il senso vero di una comunità. Il messaggio è pertanto chiaro, il disagio è profondo, le tematiche urgenti e non più procrastinabili. Stiamo parlando di tagli che inevitabilmente sottraggono risorse alla professione medica, e queste sono indispensabili al normale ed ottimale funzionamento del servizio sanitario nel suo complesso, dunque il campanello d'allarme va ascoltato, in quanto al centro della questione vi sono diritti imprescindibili da salvaguardare a tutti i costi, per mezzo di interventi che coinvolgano diverse parti e chiamino in causa precise competenze e responsabilità, quindi la capacità di riconoscere e dosare energie preziose, convogliando nel contempo, in modo costruttivo, quanto ha sinora rappresentato uno spreco. La parola “precarietà” continua ad accomunarci e a serpeggiare in tutti gli ambiti della società, ma l' inversione di tendenza in ciascuno di essi, dunque l' inizio del cambiamento, parte proprio da una precisa presa d' atto, dalla volontà che è innanzitutto consapevolezza”.

Ufficio Stampa Italia Dei Diritti Emilia Romagna

italiadeidiritti@yahoo.it

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