Bondi e il conflitto di interessi sull’Ilva, dimissioni subito

Bondi e il conflitto di interessi sull’Ilva, dimissioni subito

Le parole del commissario straordinario dell’Ilva, secondo il quale l’elevata incidenza di tumori a Taranto sarebbe legata all’eccessivo uso di fumo di tabacco e alcol, nonché alle difficoltà nell’accesso a cure mediche, sono gravissime e confermano quello che noi dell’Italia dei Valori abbiamo detto sin dal primo momento: Enrico Bondi non poteva e non può ricoprire un ruolo tanto delicato.Il suo conflitto d’interessi è palese e, a questo punto, viene fuori prepotentemente. Bondi, che tra l’altro, come riportato da alcuni organi di stampa, è risultato essere tra i finanziatori di Scelta Civica con un contributo di centomila euro, era amministratore delegato di quella stessa azienda per la quale, oggi, ricopre il ruolo… Leggi Tutto

Italia dei Valori riparte, con convinzione e determinazione con un nuovo progetto per l’Italia

La sfida che ci attende è sicuramente difficile ma entusiasmante. Dobbiamo ricostruire e rivendicare quanto di buono ha fatto la nostra forza politica per l'Italia. Dobbiamo riprenderci quel ruolo importante nella comunità sociale e politica italiana, percorrendo strade di proposte innovative per rilanciare la Nuova Italia dei Valori. Dobbiamo essere il partito delle regole e della trasparenza, non certo quello delle deroghe e della confusione… Leggi Tutto

Fra PD e PDL alleanza impossibile, si torni al voto e si costruisca una coalizione di centro sinistra

Quella tra il Pd e il Pdl è un’alleanza innaturale, un'unione impossibile da mandare avanti. Anche per questo, è importante lavorare, da subito, alla costruzione di una coalizione di centrosinistra, unita dagli stessi valori e dalle stesse idee, che si assuma la responsabilità di governare per risollevare le sorti del nostro Paese e di lavorare per il bene dei cittadini. E’ ormai evidente a tutti – prosegue – che da questo governo in fase di stallo, che continua solamente a galleggiare, non arriverà nessun provvedimento volto a risolvere i problemi reali del Paese. Le famiglie non arrivano a fine mese, le imprese chiudono, i nostri giovani emigrano. Sono questi i veri problemi da risolvere. Letta la smetta di vivacchiare. Si metta fine a quest’agonia, si ridia la parola ai cittadini e si torni alle urne. Gli italiani hanno bisogno di un governo responsabile e non di un governo del compromesso.

MESSINA: CHI NON HA NULLA DA TEMERE SI SOTTOPONE SERENAMENTE AL GIUDIZIO DELLA MAGISTRATURA.

Anzi dovrebbe augurarsi che i giudici arrivino presto a sentenza per dimostrare così la propria innocenza. Perché, invece, Berlusconi fra leggi ad personam per accorciare i tempi della prescrizione e ricusazione dei giudici, cerca di fuggire dai processi? Chiediamoci, infatti, i motivi per i quali il Cavaliere è sotto processo invece di attaccare i giudici e distogliere l’attenzione. E’ da 20 anni che è in atto una scientifica delegittimazione della magistratura… Leggi Tutto

NASCE IL LABORATORIO “DIRITTI CIVILI”

Il “Laboratorio diritti civili” nasce in una nuova fase dell’Italia dei Valori. Sarà un’officina di idee alla quale tutti gli interessati potranno contribuire per trasformare proposte e idee in azioni politiche concrete per il nostro partito.

In un momento particolare, come quello che stiamo vivendo, in cui la società è in profonda crisi, economica e soprattutto sociale, ecco l’urgenza di tutelare i cittadini, le donne, le famiglie, i bambini, gli anziani, le minoranze e dare una speranza in un ambito che riguarda prima di tutto la vita privata delle persone e solo in seconda battuta il versante pubblico.

È assurdo che oggi in Italia si debba ancora iniziare un discorso serio sulle famiglie di fatto o sulla necessità di un registro per i testamenti biologici e della fecondazione assistita, senza dimenticare la diversità di genere e la libertà di culto: tutti argomenti che devono diventare temi del dibattito nazionale.

Tutelare le diversità, siano esse di razza, religione o orientamento sessuale è l’obiettivo su cui vogliamo e dobbiamo lavorare per poter costruire un ponte tra il Laboratorio stesso e i singoli iscritti sparsi sul territorio. Non vedo il Laboratorio come uno spazio chiuso ma come uno strumento di lavoro e riflessione in un’area dinamica, aperta e spero fortemente costruttiva per tutti noi, per il partito e per l’Italia.

Liana Barbati

Responsabile Nazionale Laboratorio Diritti Civili


Arruoliamo liberatori dell'ambiente

Il laboratorio ambiente dell’IdV sarà il quartiere generale per l’elaborazione delle strategie di promozione dello sviluppo sostenibile che, come in un nuovo Rinascimento, metta al centro la qualità della vita dell’uomo, che sappiamo imprescindibile dalla qualità dell’ambiente in cui viviamo. Vogliamo “arruolare” amministratori e cittadini, esperti e appassionati per costituire un esercito di “liberatori dell’ambiente” che ragioni e promuova azioni su tutte le matrici: il suolo, l’aria, l’acqua saranno i nostri campi di battaglia. Senza dimenticare le città, perché ogni politica ambientale deve ragionare sui contesti urbani quali luoghi in cui si sviluppano le attività più impattanti con le dinamiche più complesse, e che vedono la più alta concentrazione di persone esposte ai possibili effetti negativi. Dovremo quindi ragionare di consumo di suolo, di dispersione insediativa, di mobilità sostenibile, di qualità dell’aria, di tutela delle acque e di gestione dei rifiuti, di società del

recupero, di un modello di sviluppo che misuri il quadro di crescita in termini di qualità della vita, consapevoli che in un orizzonte di tempo adeguato ogni euro investito sull’ambiente ne fa risparmiare dieci in sanità. Dovremo combattere anche a livello nazionale, a cominciare dalla revisione del d.lgs 152/06 (Testo Unico Ambientale), confuso e contradditorio e privo in buona parte dei necessari decreti attuativi. Saranno battaglie molto impegnative ma non concederemo tregua, e insieme possiamo vincerle.

Sabrina Freda, responsabile nazionale IdV “Laboratorio ambiente”

Più conoscenza, uguale più democrazia

Ci raccontano di una crisi che sta divorando il Paese. Il Pil anche per il 2013 sarà con il segno negativo, -2%. La disoccupazione è ormai oltre il 12% e quella giovanile al 40%. I giovani lasciano l’Italia per andare a cercare lavoro in Germania, con grande perdita di professionalità e risorse umane per il nostro Paese. Ci dicono che bisogna mettere a posto i conti, assicurare il pareggio di bilancio senza sforare il 3%. L’Italia è il quarto paese nell’Eurozona per pressione fiscale, ma tra gli ultimi per investimenti nella scuola, nell’Università, nella ricerca, nei beni culturali. La ricetta per la crisi quindi non può essere l’austerity, ma un piano Marshall sulla conoscenza per rilanciare scuola, università, ricerca, beni culturali. E’ questa l’unica via d’uscita dalla crisi. E’ questa l’unica via che nessun governo ha percorso fino ad ora e che neppure il governo Letta delle larghe intese intende percorrere.In questi anni la scuola e l’università sono state demolite, ridotte a macerie, smontate nel loro assetto costituzionale. Sono stati 140.000 i posti tagliati tra personale docente e amministrativo, oltre 8 miliardi di euro in tre anni. La scuola statale ha subito riforme quali il maestro unico, l’accorpamento delle classi concorso, la riduzione degli orari, la legge sulla scuola secondaria, il ricollocamento del personale tecnico a sostegno, le graduatorie bloccate e infine il concorsone. All’università insieme alla ricerca sono stati sottratti 1,8 miliardi di euro, bloccate le assunzioni.Queste leggi sono state contrastate in Parlamento solo dall’IdV, perché le larghe intese c’erano anche cinque anni fa al tempo di Berlusconi, quando in Parlamento un pezzo dell’opposizione di giorno litigava e di notte si metteva d’accordo. Così Pd e Pdl tentarono di far approvare la legge su autonomia e privatizzazione della scuola, Legge Aprea/Ghizzoni, senza riuscirci per l’opposizione dell’IdV in Parlamento e della scuola nelle piazze. L’IdV dopo il congresso nazionale intende, con grande determinazione, ripartire da questi temi concreti: scuola e università, ricerca, cultura. Sono nati quindi i Laboratori delle idee e nello specifico il Laboratorio della conoscenza. Lavoreremo affinchè i Laboratori diventino officine per proposte concrete e progetti per la scuola della Costituzione, per l’università moderna ma pubblica, per la ricerca libera, per il patrimonio culturale più vasto al mondo. I laboratori saranno officine aperte. Proporrò l’istituzione di una Consulta nazionale delle conoscenze per trasformare l’ascolto in proposte concrete. Coinvolgeremo il mondo delle associazioni e dei movimenti, diventeremo il vagone per trasportare le idee verso lidi certi, e non immaginarie utopie. L’IdV deve dare subito un segnale forte alla scuola, restituendole dignità e risorse economiche. Dobbiamo pretendere che il taglio agli F35 sia destinato al fondo per l’istruzione e per l’università. Restituire il maltolto è un dovere civico. Ed è falso che non ci sono risorse. Basterebbe recuperare il 10% di evasione fiscale e potremmo trovare altri 8mld di euro per mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Un vero scandalo! Tutto questo lo faremo ritornando per strada, attraverso leggi di iniziativa popolare e proposte referendarie, per chiedere direttamente al popolo l’abrogazione delle leggi vergogna che hanno smantellato il diritto costituzionale all’istruzione e allo studio, a cominciare dalle leggi Gelmini. E’ questa la vera sfida alla crisi che deve partire dalla conoscenza, perché più conoscenza significa più libertà e più libertà significa più democrazia.

Pierfelice Zazzera Responsabile Laboratorio della Conoscenza

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