Un’amica mi scrive: “Caro Attilio, non credo sia giusto parlare delle forze dell'ordine sempre e comunque come di picchiatori di professione colpevoli a tutti i costi anche prima di una sentenza di giudizio…..il marcio c'è ovunque ma esistono anche tanti poliziotti che fanno il proprio dovere con coscienza ed etica…e io ne conosco molti…”. Ed io le rispondo: “Carissima amica, sono d’accordo con te che non bisogna generalizzare ed anch’io ho stima in genere verso le forze dell’ordine, e soprattutto verso carabinieri (ne ho conosciuti di gentilissimi). Però di mele marce purtroppo ce ne sono più di quante ne saltino fuori ogni tanto. E sai quando saltano fuori? Quando esagerano nel picchiare. Le botte e gli insulti e le umiliazioni che non uccidono o non mandano all’ospedale, non vengono fuori, perché nessuno denuncia. Un giovane di mia conoscenza, arrestato per un lieve reato, è stato portato in caserma, fatto spogliare senza che ce ne fosse motivo, gli sono “saltati addosso” (così ha raccontato, vergognandosi un po’), gli hanno puntato la pistola in faccia, non perché dovesse confessare qualcosa, ma solo per “gusto”. Un noto avvocato gli ha consigliato di non denunciare. Ecco le sue parole, suppergiù: “Avviene spesso, ma non ti conviene denunciare… non puoi dimostrare… abiti in una cittadina piccola… ti renderebbero la vita difficile”. Io, ripeto, ho grande stima per poliziotti e carabinieri, ma proprio per questo vorrei che allontanassero dal loro ambiente le mele marce. La stima di tutti sarebbe incondizionata.
Attilio Doni