Chi dobbiamo ringraziare per questo meraviglioso silenzio dei vescovi italiani, riguardo alle notizie che vengono dalla Francia? L'Assemblea nazionale francese ha dato il via libera definitivo alla legge sulle nozze e sull'adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso. La legge è passata con 331 voti a favore e 225 contrari. La storia fa il suo corso, la civiltà fa il suo corso, un Paese serio e civile va ad aggiungersi a quelli che già hanno adottato leggi che eliminano ogni discriminazione nei riguardi degli omosessuali. Il 2 febbraio scorso, Angelo Bagnasco tuonava contro l’approvazione in Francia del primo articolo per l’istituzione del matrimonio per gli omosessuali, profetizzando: “siamo vicini al baratro”. Ovviamente lontano dal suo pensiero che il baratro è in quei paesi dove gli omosessuali sono imprigionati e condannati all’ergastolo o a morte. Molte persone, fuori dalla storia, fuori dalla civiltà, amanti dell’ingiustizia, delle discriminazioni, sono scese nelle piazze francesi a protestare contro l’approvazione della legge, ma la promessa di Hollande è stata mantenuta. La vita riprenderà come prima, meglio di prima per le coppie omosessuali, tale e quale a prima per le coppie eterosessuali, e la Francia, come altri paesi che hanno varato leggi analoghe, non precipiterà nel baratro, nonostante i gufi e le civette. Ma, mi domandavo: chi dobbiamo ringraziare per l’odierno silenzio dei vescovi italiani? Oppure è troppo presto, e le terroristiche profezie arriveranno domani?
Renato Pierri